TRIBUNALE ECCLESIASTICO SICULO
“Nel quotidiano servizio in Tribunale assistiamo con dolore al dramma dello sgretolarsi di famiglie che spesso crollano proprio per ‘la fragilità dei legami’, legami nei quali il sentimento di amore iniziale era intrecciato con fragilità personali, dubbi relazionali, individualismo sempre più accentuato, difficoltà a concepire il matrimonio come legame indissolubile e impegno di fedeltà ‘per sempre’. Ciò che maggiormente preoccupa è il constatare come negli ultimi anni sono in netta crescita i casi di simulazione parziale per esclusione dell’indissolubilità e per esclusione della prole”. È uno dei passaggi chiave della relazione che il Presidente del tribunale Ecclesiastico regionale Siculo, Mons. Vincenzo Murgano, ha tenuto nel pomeriggio del 18 febbraio presso l’Aula Magna della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia alla presenza del Moderatore del Tribunale, Cardinale Paolo Romeo, del Cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e dei vescovi delle 18 Diocesi dell’Isola. “È la risultante – ha proseguito Mons. Murgano – di un modo di concepire la vita, di una mentalità sempre più diffusa e pervasiva, legata sempre più ‘all’emotività e alle necessità contingenti della coppia’. È la risultante di un intreccio di precomprensioni culturali e di condizionamenti personali. Si è offuscata la consapevolezza che ‘il principio dell’indissolubilità del matrimonio […] appartiene all’identità del mistero cristiano’ – ha rimarcato il Presidente citando Benedetto XVI, nel suo Discorso al Tribunale della Rota Romana del 28 gennaio 2006 . “Il netto aumento delle sentenze per esclusione dell’indissolubilità e della prole non può non interpellare la comunità ecclesiale e la società civile perché la fragilità della famiglia è un problema che riguarda indistintamente tutti”.
Mons. Murgano ha quindi rivolto un invito alle comunità cristiane impegnate nell’opera di formazione dei giovani che si preparano al matrimonio: “Tutti sentiamo l’imperativo e l’impegno di aiutare i giovani a scoprire e a vivere il senso della vocazione al matrimonio, della pienezza del dono e della missione della famiglia. È un annuncio che non può esaurirsi in un breve percorso prematrimoniale, ma deve incarnarsi in un cammino che coinvolge tutta la vita matrimoniale. Nello stesso tempo una pastorale di annuncio e di accompagnamento non può non tenere conto dei gravi problemi che segnano il cammino dei fidanzati e dei coniugi. Indubbiamente oggi la famiglia vive una fase di profonda fragilità. Come comunità ecclesiale – ha concluso il Presidente – siamo chiamati ad essere annunciatori e portatori di verità e di speranza, sia nella missione formativa, improntata alla verità evangelica, sia nella missione di accompagnamento e di sostegno alle famiglie”.
Mons. Murgano ha poi fornito i dati riguardanti l’attività del Tribunale nell’anno trascorso. Nell’anno 2013 sono state introdotte 296 cause che si sono aggiunte alle 837 pendenti al 1° gennaio 2013 e pertanto ne sono state trattate 1133. Nello stesso anno si sono concluse con sentenza 309 cause – di cui 241 con sentenza affermativa e 68 con sentenza negativa – 18 sono state archiviate e 8 sono state dichiarate perente, per un totale di 335 cause concluse. A queste si aggiungono 26 cause per le quali il Collegio ha ritenuto necessario un dilata, per l’acquisizione di nuove prove, al fine di poter raggiungere la certezza morale.
Nell’anno 2013 sono state pubblicate 300 sentenze, cui vanno aggiunte le 21 in attesa di pubblicazione alla data del 31 dicembre e sono state inviate al Tribunale di Appello 277 cause, di cui 272 al Tribunale Ecclesiastico Regionale Campano e d’Appello e 5 al Tribunale della Rota Romana.
Al 1° Gennaio 2014, l’organico del Tribunale risulta così costituito: Vicario Giudiziale, 24 Giudici, 1 Uditore, 20 Difensori del Vincolo, 1 Promotore di Giustizia, 3 Patroni stabili, 1 Cancelliere, 1 Responsabile Amministrativa, 1 Archivista, 9 Notai stabili, 17 Notai esterni, 3 Ausiliari. All’albo dei Procuratori e Patroni sono iscritti 91 Avvocati, di cui 33 Avvocati Rotali. All’albo dei Periti sono iscritti 7 Psichiatri, 50 Psicologi, 2 Ginecologi, 1 Andrologo, 2 Traduttori e 5 Grafologi.
Commentando questi risultati Mons. Murgano si è detto particolarmente soddisfatto per il lavoro svolto. In particolare ha evidenziato come rispetto al 2012, quando c’erano 894 cause pendenti, al 2013 quando erano 837, nel 2014 si è giunti a 798 cause pendenti, nonostante vi sia stato un aumento delle cause introdotte. “Questo si è reso possibile – commenta Murgano – grazie alla reimpostazione del lavoro del Tribunale e alla razionalizzazione delle risorse con l’istituzione di una nuova figura, il Giudice ponente, un giudice della stessa diocesi delle parti che cura in loco l’istruttoria della causa”. [01]
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