29 agosto 2019
Siracusa
“MARIA CONDIVIDE LE NOSTRE LACRIME E CI CONSOLA”
“Tutti auspichiamo che questo Santuario regionale possa essere un punto nel quale crescere come cristiani. Questo significa accogliere l’invito alla conversione, a non far versare lacrime alla Madonna e a tanti fratelli e sorelle. Significa una crescita nella solidarietà, nella carità, nella condivisione. Ci sono tante lacrime dappertutto e anche nella nostra isola. Tante lacrime da asciugare”. Così mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania e presidente della Conferenza episcopale siciliana sul riconoscimento del Santuario diocesano Madonna delle Lacrime di Siracusa a Santuario regionale.
Una solenne celebrazione, lo scorso 29 agosto 2019, nel primo giorno della ricorrenza del 66° anniversario della lacrimazione, è stata presieduta, appunto, dal Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania, per ufficializzare il riconoscimento.
Il testo del decreto è stato letto all’inizio della celebrazione dal Segretario aggiunto della Conferenza Episcopale, mons. Filippo Sarullo, e il Presidente, davanti alla numerosa assemblea che ha accolto con grande gioia la notizia, ha posto la firma sul testo.
In una intervista rilasciata a Vaticanews.va, mons. Gristina ha parlato del “dono delle lacrime” e della preghiera che, per ottenerlo, si innalzerà dal Santuario. “Tutti ne abbiamo bisogno: dalle lacrime può iniziare quel cammino di ripensamento, di discernimento che ci porta a traguardi di umanità più autentica. Le lacrime – ha detto mons. Gristina – chiedono di essere anzitutto viste, comprese, asciugate: credo che questo evento sia davvero un dono del Signore. La Vergine Santissima ci aiuterà a valorizzare nella maniera migliore questo dono che riceviamo da suo Figlio”.
L’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, ha ringraziato il Presidente della Conferenza, e in lui tutti i vescovi di Sicilia, per aver accolto la richiesta sua e del rettore del Santuario, don Aurelio Russo, di erigere il Santuario siracusano a santuario regionale.“Le lacrime sono segno bello della madre che piange per i propri figli. E’ la partecipazione molto intensa della Madonna alla vita di noi che siamo suoi figli. Credo che le lacrime di una mamma – ha detto nella stessa intervista l’arcivescovo – siano sempre di incoraggiamento per i figli. Sono lacrime di dolore ma che manifestano l’intensità di partecipazione dei sentimenti di una madre alla vita dei figli e quindi diventano, già per questo stesso motivo, lacrime di speranza”.
Quello di Siracusa è il primo santuario in Sicilia a ricevere questo titolo, nella certezza, da parte dei vescovi, che ne aveva i requisiti, visto il numero annuo elevato di pellegrini, più di 800.00, e la sussistenza dei criteri per il riconoscimento di santuari regionali, che i vescovi di Sicilia avevano prima predisposto e poi verificati da parte di una commissione, per ciò costituita, durante un sopralluogo, a cui è seguito un dettagliato verbale conservato nell’archivio della Conferenza. “Siamo arrivati a questa decisione – ha spiegato mons. Gristina –, tenendo conto di quello che ha significato per le Chiese di Sicilia e anche evidentemente per tanti altri pellegrini quello che accadde 66 anni fa. Ho avuto la gioia di essere diverse volte nel Santuario – ha aggiunto il presule – e anche di poter osservare proprio da vicino quel quadretto. E’ davvero un’esperienza molto bella, molto significativa perché la Madonna condivide le nostre lacrime e quindi ci consola”.
Tra i criteri riscontrati, oltre alla verifica del numero annuo dei pellegrini, è stato rilevato che la liturgia è curata sotto ogni aspetto, i sacerdoti pronunciano l’omelia nei giorni festivi e feriali e curano l’incontro settimanale della “Lectio Divina”; è presente la “Cappella delle Confessioni”, in cui quotidianamente ad orari prestabiliti e pubblicizzati, dei sacerdoti celebrano il sacramento della Riconciliazione; il Santuario cura particolarmente la diffusione del messaggio evangelico con forme tradizionali e moderne; inoltre, il Santuario pubblica e diffonde la rivista “Madonna delle Lacrime”, ha il sito web dove si rilanciano le notizie della vita della Chiesa universale, locale e del Santuario; attraverso 3 telecamere in “streaming” si può seguire in diretta tutte le Celebrazioni ed eventi che si svolgono in Santuario; realtà consolidata del Santuario è la “Casa delle Carità” sorta per testimoniare concretamente la carità e la solidarietà cristiana; infine il Santuario è in regola con il pagamento delle imposte dovute ed è coperto con polizza contro gli infortuni.
Detta commissione è formata da mons. Filippo Sarullo, segretario aggiunto della Cesi – coordinatore, don Giuseppe Rabita, direttore della Segreteria Pastorale della Cesi, e da don Giacomo Sgroi, direttore dell’ufficio regionale per la Liturgia.
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