17 gennaio 2024
Ufficio regionale per la Salute
ACCANTO A CHI SOFFRE: NUOVI LUOGHI E NUOVE SFIDE. LA COMMISSIONE DI PASTORALE DELLA SALUTE AL LAVORO CON IL DIRETTORE NAZIONALE ANGELELLI
I direttori degli Uffici diocesani che compongono l’Ufficio regionale per la Salute si sono riuniti il 17 gennaio a Caltanissetta. Con loro anche il direttore nazionale don Massimo Angelelli. Intervenendo dopo il direttore regionale don Saverio Pititteri, don Angelelli ha evidenziato la necessità di “affrontare le enormi sfide per i cambiamenti epocali che riguardano sia la chiesa che la società”.
Per il direttore nazionale, il periodo del Covid ci ha mostrato che un cambiamento radicale, che ha cambiato anche la stessa sanità. “La Pastorale della salute – ha detto – non è una Pastorale teorica e contestualizzata, ma è una pastorale che sta dove stanno i malati, al loro servizio. Se la realtà sanitaria cambia – ha proseguito -, occorre riorganizzarsi per restare fedeli a questa nostra vocazione. Siamo in grado – ha chiesto ai direttori di Sicilia – di lasciarci interrogare da questa realtà? Siamo in grado di ripensare ad una azione di pastorale della salute che è l’azione della Chiesa nell’ambito della sofferenza?”.
Parlando di “nuovi luoghi e nuove sfide”, sono stati proposti due “modelli”, quello legato all’ospedale e quello del territorio.
Sono stati approfonditi i concetti di: cappellania, intesa come unità pastorale composta da diverse figure che ruotano attorno alla pastorale della salute: volontari, ministri straordinari della Comunione, Diaconi e Cappellani, che rimangono i responsabili della cappellania; consiglio pastorale, nel quale inserire tutte le figure – di vocazione ed età differenti – che ruotano in ospedale.
La CEI sta stilando un modello di cappellania, per spiegare ruoli, necessità, obblighi di legge, rapporti. A livello diocesano, da Roma è proposta la formazione di un’associazione di volontari che sia riconosciuta e coperta da assicurazione per poter entrare in ospedale più agevolmente. Mentre, esponendo il modello territorio, è stato proposto il modello della Regione Piemonte che ha sancito un’intesa con la Pastorale della Salute: permette di assumere come Assistenti Spirituali i Sacerdoti, i Religiosi/e, i Diaconi e Laici preparati e formati con il mandato del Vescovo e con questa strategia hanno mandato un assistente spirituale in ogni RSA.
In ogni parrocchia il parroco deve individuare un responsabile della pastorale della salute che possa interagire con l’ufficio della Pastorale della salute diocesana e coordinare le risorse della parrocchia per fare un’azione più qualificata nel domicilio, dove spesso si vive in solitudine.
Si è parlato anche del Giubileo, per preparare il quale saranno attivate sette aree di preparazione che sono sette ambiti in cui si chiederà un percorso di avvicinamento.
La prima area che è stata attivata è quella dei Sanitari, “i curanti”, con l’apertura di un dialogo con la federazione dei medici, la federazione degli infermieri e le professioni sanitarie che hanno accettato volentieri la proposta dell’ufficio della pastorale.
Essi hanno proposto di fare tre eventi sino al Giubileo:
- a Verona il 10 maggio di quest’anno, “un sguardo italiano”: 600 rappresentanti di tutte le delegazioni sanitarie discuteranno de “Le Povertà Sanitarie”.
- a Novembre, a Roma, la riflessione sul “Rapporto tra Universalità e Sostenibilità”: è il cosiddetto “sguardo europeo”
- a Roma il 5 Aprile del 2025 ci saranno tutti i rappresentanti degli ordini sanitari a livello mondiale. Lo sguardo è quello appunto mondiale.
Il Giubileo dei malati e della sanità si terrà a Roma il 5 e il 6 aprile 2025.
La seconda area è quella delle associazioni cristiane in pastorale della salute. Questa convocazione viene fatta dalla segreteria generale della CEI.
La terza area riguarda le strutture sanitarie cattoliche di ispirazione cristiana. Sarà individuato per ogni regione un sacerdote di riferimento per le strutture sanitarie cattoliche, a cui sarà chiesto cosa vogliono fare all’interno delle strutture sanitarie, poiché nella struttura dello statuto dell’ARIS all’articolo 1 l’obbiettivo è la crescita spirituale.
La quarta area è quella di coinvolgimento dei Gestori della Sanità Pubblica che sono elemento strategico del sistema. E sono: Direttori generali delle aziende sanitarie, l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero e tutti i componenti della parte pubblica.
La riflessione di è poi spostata sulle “tre dimensioni complementari – spirituale, religiosa, identitaria – che aiutano la persona a trovare la risposta spirituale dando un senso alla sofferenza”.
A tutti gli appartenenti agli ambiti descritti verrà chiesto un percorso di avvicinamento al Giubileo, mentre si cercherà di proporre la formazione di tutti gli operatori di pastorale della salute facendo dei corsi, con possibilità degli ECM per poter raggiungere anche i curanti cioè il personale sanitario.
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