25 dicembre 2021
OGGI È NATO PER NOI GESÙ CRISTO SALVATORE
Auguri di santo e sereno Natale con le parole che i vescovi di Sicilia hanno rivolto ai fedeli delle diciotto diocesi dell’Isola.
“Alla grotta di Betlemme non si va da soli, ma insieme come i pastori, come i magi, come la moltitudine degli angeli. Noi cristiani non siamo camminatori solitari, ma membri del popolo di Dio, compagni di viaggio che camminano insieme agli altri nella gioia dell’incontro fraterno e nella condivisione della propria esperienza di fede”, così mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale. “Anche noi – aggiunge – siamo chiamati in questo Natale ad abbandonare le nostre abitudini stanche e le nostre false sicurezze, ad uscire all’aperto, a metterci in cammino tra di noi e con tutti oltre i confini delle nostre chiese e delle nostre case per raggiungere le donne e gli uomini, che, anche se provati, affaticati, smarriti per la pandemia e per i drammi dell’esistenza, coltivano nel proprio cuore la passione per la ricerca della verità, la sete delle giustizia, il desiderio di una felicità non effimera”.
“Gesù ci viene a visitare, apriamo il cuore per accoglierlo e accogliendolo lasciamoci interrogare dal dono della sua presenza”. Mons. Giovanni Accolla, vescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, affida i suoi auguri a un videomessaggio, nel quale afferma: “Nel rispetto delle normative, ci rendiamo conto che il limite della fragilità va superato… Richiamiamo il valore della virtù della speranza”. E aggiunge: “Ancora oggi per questo Natale mi piace ribadire il valore della speranza. La venuta di Gesù è fonte di speranza per l’umanità”.
Il titolo che il vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, ha dato al messaggio inviato alla diocesi in occasione delle festività natalizie è “Il miracolo della gentilezza”. “La venuta nel mondo del Verbo divino risveglia un sentimento che accomuna popoli e rileva nella diversità l’origine dell’unità fraterna. Ciò che unisce razze, religioni, culture – scrive il vescovo – è infatti l’amorevolezza che trapela dal Vangelo di Gesù, quell’annuncio sulla prossimità di Dio che, per il realismo che lo caratterizza, sprona a essere gentili, affabili e premurosi”. E prosegue: “L’incarnazione, che è esempio concreto e realista di un modo di incontrare l’altro nella sua diversità, pregno di stupore per la bellezza di verità che si nasconde nella sua esistenza, propone all’umanità – osserva il vescovo – un itinerario stravagante, una sorta di eterno ritorno su sé stessa, per riscoprire umilmente quello che la connota: l’amorevolezza, scampolo della natura divina che, tradotto in termini umani, diventa gentilezza, rispetto e garbo”.
Per mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa, “la bella notizia, quella che dà grande gioia, è proprio questa: Dio ci ha trovati. Noi, forse, tristi e delusi, non ci speravamo più. Invece eccolo, perennemente innamorato, mai stanco della sua passione e, come travolto dal fuoco dell’amore, ci ha trovati e, dalla sua culla di paglia, allarga le sue braccia per accoglierci ancora. Lasciamoci abbracciare… e ogni tristezza si cambierà in gioia”.
“Natale è festa di solidarietà tra Dio e l’uomo e anche tra gli uomini tra di loro perché, illuminati dalla luce che si diffonde dalla grotta di Betlemme, si decidano di riempire le mani vuote di amore, di tenerezza e di generosità e non di egoismo e indifferenza“. Così nel suo messaggio alla diocesi il vescovo di Patti, mons. Guglielmo Giombanco. “Questo è Natale – scrive – una notte che si trasforma in luce per permette all’amore di albeggiare nel cuore dell’uomo e riaccendere la vita“
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