SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI
Si celebrerà dal 18 al 25 gennaio, la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Quest’anno i fedeli sono invitati a riflettere sul testo del profeta Michea: “Quale offerta porteremo al Signore, al Dio Altissimo, quando andremo ad adorarlo? Gradirà il Signore migliaia di montoni e torrenti di olio? Gli daremo in sacrificio i nostri figli, i nostri primogeniti per ricevere il perdono dei nostri peccati? In realtà il Signore ha insegnato agli uomini quel che è bene quel che esige da noi: praticare la giustizia, ricercare la bontà e vivere con umiltà davanti al nostro Dio” (6, 6-8).
Il sussidio di riflessione viene quest’anno dall’India. Ogni anno, infatti, il testo che accompagna le celebrazioni di quest’iniziativa, che prese il via nel 1908, è affidato a un gruppo ecumenico di un Paese diverso. Quest’anno nell’opera sono stati impegnati il Movimento studentesco cristiano dell’India, cui aderiscono circa 10mila universitari, e la Federazione degli universitari cattolici di tutta l’India, coadiuvati, per la versione definitiva, dalla Commissione internazionale nominata dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
Una condanna forte al sistema delle caste, il grido di dolore dei dalit, gli esclusi, che sono per la maggior parte cristiani, ma anche le persecuzioni contro i cristiani e le altre minoranze religiose. Sono questi gli argomenti affrontati dal sussidio che accompagnerà la riflessione e la preghiera. Temi particolarmente importanti per la società indiana, dove i cristiani rappresentano il 3,5% della popolazione e dove la libertà religiosa, pur sancita dalla Costituzione, non è sempre rispettata. In questo contesto la Chiesa svolge un ruolo delicato: costruire una cultura del dialogo e di armonia con tutta la società. [01]
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