“Voi avete, all’interno delle comunità, un ruolo di grande responsabilità e non tanto perché vi consideriamo tra i primi collaboratori. È per quello che siete e non solo per quello che fate!”. Così il mons. Vincenzo Manzella, vescovo di Cefalù, ha salutato gli oltre 150 partecipanti al convegno regionale “Trasmettere la fede in e con la famiglia”, organizzato dall’Ufficio per la Catechesi della Conferenza Episcopale Siciliana. Aprendo i lavori il presule ha voluto evidenziare che “tutti noi battezzati, nessuno esclusi, siamo chiamati a dare ragione e spiegazione della nostra fede e del nostro impegno, tanto più se nella comunità assumiamo ruoli significativi. E il vostro lo è: è di grande responsabilità”.
“Voi avete, all’interno delle comunità, un ruolo di grande responsabilità e non tanto perché vi consideriamo tra i primi collaboratori. È per quello che siete e non solo per quello che fate!”. Così il mons. Vincenzo Manzella, vescovo di Cefalù, ha salutato gli oltre 150 partecipanti al convegno regionale “Trasmettere la fede in e con la famiglia”, organizzato dall’Ufficio per la Catechesi della Conferenza Episcopale Siciliana. Aprendo i lavori, venerdì 17 aprile 2015, il presule ha voluto evidenziare che “tutti noi battezzati, nessuno esclusi, siamo chiamati a dare ragione e spiegazione della nostra fede e del nostro impegno, tanto più se nella comunità assumiamo ruoli significativi. E il vostro lo è: è di grande responsabilità”.
Parlando dell’importanza del ritrovarsi che un cammino comune di formazione, mons. Manzella ha ribadito che “tutto si gioca intorno alla formazione: formarsi, lasciarsi formare. Non basta che ci sia qualcuno che voglia formare, ma occorre qualcuno che si lasci formare. E la formazione è un tema attuale ed esigente: investe vescovi, presbiteri, catechisti, famiglia. Tutti sappiamo che i primi elementi della dottrina li riceviamo in famiglia. È evidente – ha aggiunto – che nessuno può sostituirsi ad essa: può e deve essere aiutata, affiancata, ma mai sostituita. È impensabile pensare che, siccome si tratta di bambini, allora possiamo anche improvvisare. Non è così! Non è così scontato e così facile: ci vuole una preparazione con basi pedagogiche. Occorre trovare parole, testimonianze, metodo, soluzioni.Ecco il convegno – ha concluso il vescovo -: questo vogliamo fare. Catechisti e famiglie, con noi pastori primi responsabili dei questo, come lo sono i parroci nelle parrocchie”.
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