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MAZARA DEL VALLO. “I GIUSTI DI SICILIA” SI RACCONTANO IN UN MUSEO

L’idea del Museo “I giusti di Sicilia” nasce dalla volontà della Chiesa diocesana di Mazara del Vallo, e del Seminario in particolare, di donare alla città di Mazara un luogo in cui l’identità siciliana venga tradotta nell’esplicitazione del legame di alcuni noti personaggi con la nostra terra. Sarà un percorso in cui il visitatore verrà condotto alla scoperta di alcuni personaggi, noti e meno noti, della storia di Sicilia dall’Unità d’Italia ai giorni nostri.

L’idea del Museo “I giusti di Sicilia” nasce dalla volontà della Chiesa diocesana di Mazara del Vallo, e del Seminario in particolare, di donare alla città di Mazara un luogo in cui l’identità siciliana venga tradotta nell’esplicitazione del legame di alcuni noti personaggi con la nostra terra.

Sarà un percorso in cui il visitatore verrà condotto alla scoperta di alcuni personaggi, noti e meno noti, della storia di Sicilia dall’Unità d’Italia ai giorni nostri. Un viaggio in cui si intersecheranno elementi tradizionali e multimediali, organizzato in un ambiente molto suggestivo dal punto di vista artistico, quale i locali del piano terra del Seminario vescovile di Mazara del Vallo.

“La memoria non può essere spazzata dalla quotidianità degli eventi – evidenzia il vescovo, mons. Domenico Mogavero – ecco perché bisogna non dimenticare il passato ma, soprattutto, farne tesoro e raccogliere le testimonianze di questi siciliani “giusti” affinché si tramandino tra le generazioni”.

Il Museo sarà organizzato su due piani. A pian terreno una sala accoglierà l’esposizione con le testimonianze che verranno donate dai parenti, ma ci saranno anche dei totem interattivi che consentiranno di leggere biografie, scritti e messaggi dei protagonisti. A primo piano saranno predisposti due grandi ambienti destinati ad esposizioni temporanee, proiezioni di contenuti multimediali, percorsi visivi e sonori, come anche allo svolgimento di eventi culturali e conferenze.

“L’obiettivo – spiega don Francesco Fiorino, rettore del Seminario – è non perdere la memoria, anzi tramandarla e così far conoscere ai giovani d’oggi chi erano persone e personaggi quali don Luigi Sturzo, Luigi Pirandello, don Pino Puglisi, Rosario Livatino, il cardinale Salvatore Pappalardo, mons. Cataldo Naro e tanti altri”.

L’allestimento del Museo inizierà dopo che verrà completata la prima fase di raccolta: già a don Fiorino sono arrivate, da parte del nipote Pierluigi, alcune testimonianze scritte di Luigi Pirandello. Ed ancora sono già pronti altri scritti di don Luigi Sturzo. La Diocesi di Mazara del Vallo, qualche mese addietro, aveva già realizzato il cortometraggio “Lu parrineddu” su don Pino Puglisi: il fratello Gaetano e i nipoti Giuseppina e Carmelo hanno raccontato lo zio Pino e le sue vacanze a Selinunte.
La realizzazione dell’opera non traduce alcuna esigenza concreta di carattere commerciale o economica: il Seminario vescovile di Mazara del Vallo, infatti, non ha l’obiettivo di ottenere degli utili da questa iniziativa, bensì vuole promuovere la cultura della legalità, coltivare il legame dei visitatori con la terra di Sicilia, favorire la conoscenza di grandi donne e uomini siciliani, del loro pensiero e delle loro opere. [01]

 

 

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