LA FAMIGLIA E IL NUOVO ESODO: CINQUE DOMANDE DA PORSI
Al termine del Convegno regionale organizzato dall’Ufficio per la Famiglia della Conferenza Episcopale Siciliana, in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale familiare della CEI, intitolato “Dov’è tuo fratello? Il Mediterraneo crocevia e Via crucis di un nuovo esodo”, mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone e delegato CESi per la Famiglia, ha consegnato ai partecipanti cinque provocazioni, cinque domande che permettano la riflessione personale e comunitaria.
Al termine del Convegno regionale organizzato dall’Ufficio per la Famiglia della Conferenza Episcopale Siciliana, in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale familiare della CEI, intitolato “Dov’è tuo fratello? Il Mediterraneo crocevia e Via crucis di un nuovo esodo”, mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone e delegato CESi per la Famiglia, ha consegnato ai partecipanti cinque provocazioni, cinque domande che permettano la riflessione personale e comunitaria.
– Qual è la lettura, il discernimento, il senso, la specificità cristiana del fenomeno dell’immigrazione? E in questo contesto qual è la specificità della famiglia? Di fronte al nuovo esodo che interessa il nostro continente, qual è il ruolo della Pastorale familiare?
– È un tempo difficile, una sfida, un peso… come trasformarlo in dono, un’occasione e addirittura in un’opportunità? C’è un tempo, un tempo maturo, ma anche un tempo opportuno, il cronos, il kairos e l’eukairos. Quest’ultimo ci invita a passare dal chiedere al ricevere, sullo stile della Samaritana. “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti chiede!
– Abbiamo un giudizio immediato e mediato… dalla ragione, dalla fede, dalla carità? Abbiamo paura? O abbiamo paura della paura? Lavoriamo per la fine o per il fine di questo fenomeno?
– L’immigrato è un Figlio di Dio o è mio fratello? Essere figli è anche essere fratelli? Padre nostro che sei nei cieli… fratelli miei che siamo sulla terra? Quando diciamo e riflettiamo su “Dov’è tuo fratello”, ci chiediamo chi ci pone questa domanda? Interroghiamo Dio o ci lasciamo interrogare? Siamo profezia?
– Nessun uomo è imputo. Come portiamo fuori quello che siamo e viviamo dentro le nostre case e chiese? Siamo cattolici? Abbiamo un cuore cattolico, planetario ed accogliente?
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Il Giubileo è sostanzialmente un dono che parte dall’iniziativa salvifica di Dio per il suo popolo e si traduce in «Anno di misericordia», in «Anno di grazia». È un prolungato e intenso invito alla santità, un a...
di Giuseppe Firenze
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