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Incontro tra la Conferenza Episcopale Siciliana e la Conferenza Episcopale Piemontese

“In ascolto dei giovani”, con questo spirito i vescovi della Conferenza episcopale piemontese (Cep) hanno vissuto la loro trasferta siciliana. I vescovi sono giunti domenica sera, 12 Giugno, in Sicilia, dove, oltre alla visita alle cooperative sorte nell’ambito del Progetto Policoro, si sono anche confrontati con i confratelli delle diocesi di Sicilia.

Il nostro Ufficio Stampa ha raccolto a caldo alcune considerazioni nel corso di un incontro tra i vescovi di Sicilia, Piemonte e Valle d’Aosta, svoltosi martedì 14 Giugno, presso l’Arcivescovado di Palermo.
 
Card. Paolo Romeo
Arcivescovo di Palermo
“La Chiesa va incontro ai bisogni degli uomini anche per le inefficienze delle istituzioni pubbliche. La missione di Biagio Conte è uno di questi segni e dà opportunità a tanta gente di esprimere un’azione di volontariato. Lo Spirito suscita carismi per sovvenire ai bisogni dell’uomo. La Chiesa di Palermo ha una lunga storia di attenzione al sociale, anche se con le leggi post unitarie essa perse gran parte del suo patrimonio e delle strutture caritative. Questo trovò la Chiesa impreparata nel boom degli anni ‘60 e ‘70 in quanto l’urbanizzazione selvaggia non consentì di programmare degli spazi da destinare all’edilizia di culto. Tante parrocchie ancora oggi sono prive di luoghi di culto, di canoniche e di locali pastorali”.
 
Mons. Cesare Nosiglia
Arcivescovo di Torino
“Una cosa è discutere nelle nostre assemblee, un’altra cosa è vedere e constatare di persona. Il rapporto Nord-Sud è indicato dalla Cei come impegno prioritario di tutta la Conferenza. A settembre come vescovi piemontesi torneremo ancora su questo Progetto, non solo per valutarlo ma per cercare di renderlo più visibile anche in Piemonte. Il progetto Policoro va sostenuto con una collaborazione più intensa”.
 
 
Mons. Arrigo Miglio
Vescovo di Ivrea
“Abbiamo incontrato giovani competenti ed entusiasti: l’esperienza di Cefalù e il Consorzio Madonie 33 sono state veramente positive. L’esperienza degli animatori di comunità sono una esperienza da importare anche in Piemonte”.
 
Mons. Pier Giorgio Micchiardi
Vescovo di Acqui
“Mi ha colpito l’impegno di questi giovani, ma soprattutto la prospettiva cristiana da cui essi vedono la problematica e il desiderio di formazione cristiana”.
 
Mons. Francesco Guido Ravinale
Vescovo di Asti
“Ho avuto modo di conoscere meglio e più da vicino il progetto Policoro. L’ho trovato utile da realizzare anche nella mia diocesi di Asti. Ho l’impressione che al Nord la cooperazione per il lavoro abbia perso la sua carica evangelizzatrice. L’incontro con i giovani siciliani ci ha fatto molto riflettere”.
 
Mons. Giacomo Lanzetti
Vescovo di Alba
“Dieci anni fa moriva l’ispiratore del progetto Policoro. Nei suoi documenti ho ritrovato la fatica di costruire questo progetto e la sua ispirazione evangelica. Mi impegnerò a portare avanti questo impegno e rivitalizzarlo”.
 
Don Daniele Bortolussi
Direttore Regionale per i problemi sociali e del lavoro
“Il progetto Policoro ci aiuta a coniugare Vangelo, lavoro e giovani in una prospettiva educativa e culturale per farci capaci di incidere nel tempo e per formare coscienze in grado di toccare il tasto politico. Bisogna ampliare perciò la prospettiva dell’accompagnamento al lavoro e quella pre – politica che si apre all’azione”.
 
Mons. Renato Corti
Vescovo di Novara
“Negli ultimi vent’anni ho avuto occasione di visitare molte Chiese del Sud. Mi sono persuaso che la Chiesa del Sud è una grande risorsa per la Chiesa italiana. La comprensione di questo dato è passata per me attraverso il contatto diretto con vescovi, sacerdoti, laici. Così come in questi giorni dove ci ha stupito ciò che abbiamo veduto. Iniziative belle, attraenti, concrete. Nella Chiesa del Sud esistono segni del Regno di Dio che viene. Bisogna perciò coltivare questo rapporto di reciprocità a vantaggio dell’intera Chiesa italiana”.
 
Mons. Calogero Peri
Vescovo di Caltagirone
“Il problema non sono gli educandi, ma gli educatori. La nostra società non ha bisogno dei giovani: non li vuole perché non può dare loro il lavoro. Ai giovani abbiamo rubato il futuro, i progetti e i desideri. Per tenerli buoni gli diamo la pizza al sabato sera, senza la possibilità di alcuna progettualità. Se questa è l’analisi, noi in quanto chiesa dobbiamo capire come possiamo prenderci cura. In questo momento l’unica realtà che può prendersi cura è la famiglia perché accompagna la persona in tutte le sue esperienze. La famiglia, però, oggi vive un momento problematico. La Chiesa se riesce ad educare i genitori forse può ovviare a questa situazione”.
 
Mons. Vincenzo Manzella
Vescovo di Cefalù
“Policoro è speranza, anche con fatica e difficoltà. Il problema del lavoro da noi è molto serio. Bisogna evangelizzare il lavoro. La fatica maggiore per i nostri ragazzi è proprio questa: far capire che non bisogna cercare il posto di lavoro, ma il lavoro”.
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