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I Rom di Sicilia dal Santo Padre

Sabato prossimo, 11 giugno, alle 12 il Papa riceverà in udienza privata in Vaticano una delegazione di rom, sinti, manuches, kale, yenish e travellers europei. Sarà presente una rappresentanza dei rom della nostra Regione...

Sabato prossimo, 11 giugno, alle 12 il Papa riceverà in udienza privata in Vaticano una delegazione di rom, sinti, manuches, kale, yenish e travellers europei. Sarà presente una rappresentanza dei rom della nostra Regione, in tutto 52 tra uomini, donne e bambini, che provengono da Messina, Catania e Palermo per raggiungere in pullman la città di Roma.
 
L’evento cade nel 150esimo anniversario della nascita del beato Ceferino Gimenez Malla (1861-1936), patrono del popolo zingaro, catechista kalè di origine spagnola, martire della fede negli anni della Rivoluzione spagnola, elevato all’onore degli altari da Giovanni Paolo II nel 1997. A curarne l’organizzazione è il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, in collaborazione con la Fondazione “Migrantes” della Conferenza Episcopale Italiana, la Diocesi di Roma e la Comunità di Sant’Egidio.
 
L’arcivescovo Antonio Maria Vegliò, presidente del dicastero, presenterà la delegazione degli zingari a Benedetto XVI “descrivendo il loro crescente impegno nella Chiesa, dove possono trovare forza spirituale e aiuto per la loro vita spesso segnata da emarginazione e diffidenza”. Quindi sarà il Papa a rivolgere loro la sua parola e a impartire la benedizione. Nel corso dell’udienza, la realtà rom e sinta sarà illustrata con quattro brevi testimonianze, compresa quella di Ceija Stojka, superstite dei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau e Bergen-Belsen.
 
Anche in passato le comunità rom, sinte, manuches, kale, yenish e travellers sono state accolte dai Pontefici. Paolo VI li aveva incontrati a Pomezia nel 1965 (in foto), Giovanni Paolo II, durante il Grande Giubileo del 2000, chiese perdono ai rom, sinti, manuches, kale, yenish e travellers per “i peccati commessi nei loro confronti dai figli della Chiesa”.
 
Dopo l’udienza, il programma del pellegrinaggio prevede una celebrazione della Parola, presieduta da monsignor Vegliò, nella Chiesa di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, alle 18.30. Per l’occasione, nell’altare dei testimoni della fede di Spagna, sarà posta una reliquia del beato Ceferino, uno dei rosari che egli stesso aveva donato alla figlia di un amico avvocato.
 
Domenica 12 giugno, seconda giornata del pellegrinaggio, i rom, sinti, manuches, kale, yenish e travellers si riuniranno al santuario del Divino amore per la Messa, nella “cappella a cielo aperto” dedicata al beato Ceferino. La celebrazione, che avrà inizio alle 11, sarà trasmessa in diretta su Rai1 e sarà presieduta da monsignor Pietro Santoro, vescovo di Avezzano.
 
Ufficio Regionale per le Migrazioni
 
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