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FIRENZE 2015. “CHIAMATI A CONVENIRE PER OPERARE UN DISCERNIMENTO”

“Siamo una trama di relazioni comunitarie, siamo chiamati a convenire per operare un discernimento”. così mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto e delegato CESi al Comitato nazionale preparatorio del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze (9 – 13 novembre 2015) alla vigilia dell’inizio dell’importante appuntamento. Il messaggio audio del presule rivolto ai circa 150 delegati della Sicilia, tra laici, diaconi, religiosi e sacerdoti siciliani.

“Siamo una trama di relazioni comunitarie, siamo chiamati a convenire per operare un discernimento”. così mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto e delegato CESi al Comitato nazionale preparatorio del Convegno  ecclesiale nazionale di Firenze (9 – 13 novembre 2015) alla vigilia dell’inizio dell’importante appuntamento. In un messaggio audio, il presule rivolge un invito ai circa 150 delegati della Sicilia, tra laici, diaconi, religiosi e sacerdoti siciliani: “Che questo discernimento non sia solamente una teoria sulla nuova umanità in Cristo – ha detto – una ideologia: il nostro discernimento è l’elaborazione certamente anche teorica, ma anche pratica, delle buone prassi per vivere in una società dando il nostro contributo alla convivenza civile, pacificata, improntata a maggiore solidarietà, a maggiore fraternità, a maggiore comunione per la pratica della giustizia e della pace. Ma questa – ha aggiunto – è la nuova umanità che Firenze ci propone”. [01]
 
FIRENZE 2015. “CHIAMATI A CONVENIRE PER OPERARE UN DISCERNIMENTO”
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