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“CRESCERE NELL’UMANESIMO CHE NASCE E SI ALIMENTA NELL’INCONTRO CON CRISTO”

“Crescere nell’umanesimo che nasce e si alimenta nell’incontro con Cristo”. Questo l’augurio di Natale che il cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo e Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, ha rivolto alla Segreteria pastorale della CESi, riunita insieme con il Tribunale Ecclesiastico e la Curia di Palermo, presso l’Arcivescovado palermitano. Un riferimento chiaro al Convegno di Firenze, al quale anche le Chiese di Sicilia si stanno preparando.

“Crescere nell’umanesimo che nasce e si alimenta nell’incontro con Cristo”. Questo l’augurio di Natale che il cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo e Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, ha rivolto alla Segreteria pastorale della CESi, riunita insieme con il Tribunale Ecclesiastico e la Curia di Palermo, presso l’Arcivescovado palermitano. Un riferimento chiaro al Convegno di Firenze, al quale anche le Chiese di Sicilia si stanno preparando. “Sono tanti i peccati contro i quali l’uomo ogni giorno deve lottare – ha detto il presule – e tutti introducono uno squilibrio tra la dignità della persona e il suo comportamento. Il Natale – ha aggiunto – viene a sanare questo squilibrio: è la grazia del Signore che viene dall’incontro personale con l’uomo che sana le ferite all’umanità. Dio vede l’uomo come suo figlio, e il Natale ci mostra Cristo sì onnipotente, ma uomo che sta vicino all’uomo”.

Nel corso della celebrazione eucaristica da lui presieduta, il cardinale ha ringraziato quanti lavorano nella Chiesa e per la Chiesa, sia a livello regionale, sia a livello locale, invitandoli a seguire l’esempio di Giovanni, “fulgido esempio che la Chiesa ci presenta nel tempo dell’Avvento. Nei nostri uffici dobbiamo essere accoglienti – ha detto – perché chi viene con il carico dei suoi problemi possa incontrare il Signore, attraverso la Chiesa e anche le sue norme. Del resto gli uffici, luoghi di lavoro di voi tutti qui riuniti, devono da voi stessi essere considerati e vissuti come corpo a servizio del Regno. Non un corpo sindacale, ma un corpo mistico – ha aggiunto – ma come una realtà in cui i diritti della persona derivano dalla dignità umana che viene dal disegno amorevole di Dio, dal suo amore”. “Un gruppo – aveva detto pochi istanti prima mons. Carmelo Cuttitta, Vescovo ausiliare di Palermo e Presidente della Segreteria pastorale della CESi -, una famiglia a servizio della Chiesa che deve essere d’esempio e stimolo per tutte le realtà alla Chiesa stessa collegate”. [01]

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