AGRIGENTO. MISSIONI: UNA NUOVA PARROCCHIA IN TANZANIA
A dicembre 2012 sarà consegnata alle cure pastorali del clero tanzaniano la parrocchia di Ismani, in Tanzania, per più di un quarto di secolo affidata alle cure della Chiesa che è in Agrigento. La presenza agrigentina ha portato copiosi frutti, sia attraverso numerose vocazioni di religiose e sacerdoti sia nello sviluppo di una ricca attività comunitaria animata da laici catechisti e da diversi gruppi parrocchiali. Sono mature le condizioni perché adesso siano sacerdoti africani a mettersi al fianco della gente e continuino il cammino iniziato. Questa scelta non conclude però l’esperienza missionaria in Tanzania della Diocesi. Innanzi tutto, quello perdurerà il sostegno e la collaborazione con la Diocesi di Iringa portando avanti progetti in corso, quali le adozioni a distanza e la cura dei bambini sieropositivi, malati od orfani di aids. Agrigentina fino al 2015 sarà la gestione della casa di accoglienza per bambini Nyumba Yetu, per la formazione di personale locale (attraverso borse di studio ed esperienze al fianco di missionari) perché si rendano nel tempo autonomi anche nella cura dei bambini. Inoltre, il Vescovo di Iringa, ha chiesto alla diocesi guidata da mons. Montenegro la cura di una nuova parrocchia, in una zona più disagiata e distante dalla città. “Prima di accettare la proposta del Vescovo di Iringa di continuare la cooperazione prendendo un’altra parrocchia, si rende necessario un discernimento in Diocesi, sull’esistenza e la forza di un anelito missionario diffuso e condiviso, senza il quale non avrebbe senso intraprendere questo cammino – dicono dall’Ufficio diocesano per le Missioni – I primi ad essere interpellati, ma non gli unici, sono i presbiteri. La loro disponibilità è la condizione minima necessaria per sostenere l’impegno. Accanto a loro i diaconi, le religiose e i religiosi, le famiglie e i laici tutti, perché la scelta dell’esperienza missionaria non sia una scelta isolata di uno o più soggetti, ma sia sostenuta da tutta la Diocesi e condivisa tra più persone che insieme si offrano per fare comunità in terra di missione”. Ad Agrigento, attraverso la Delegazione, è attiva una struttura logistica di sostegno ben avviata, su cui i missionari potranno contare. Il progetto di cooperazione ipotizzato consiste in una presenza della Diocesi in Tanzania per un totale di 15 anni, periodo che verrà coperto attraverso una rotazione dei presbiteri e dei laici disponibili in turni di 6 anni. La disponibilità complessiva necessaria è di minimo 6 presbiteri (l’ideale sarebbe di 9, per poter fronteggiare ogni necessità dovesse sopraggiungere) che coprano a turni di due il periodo che va dal 2013 al 2027. Gli stessi periodi potrebbero essere coperti da famiglie e singoli che volessero costituire con i sacerdoti delle équipes pastorali, piccole comunità in missione, piena espressione della diocesanità dell’esperienza missionaria. A tal fine si propongono per l’anno 2012/2013 “VIAGGI DI CONOSCENZA E DISCERNIMENTO” della durata di 20 giorni circa, guidati da missionari che possano introdurre alla realtà locale delle missioni. Al momento sono previste due partenze, una a settembre 2012 ed una a gennaio 2013. I gruppi saranno composti da sacerdoti, diaconi, religiosi, coppie e singoli laici che hanno già una apertura verso questa scelta e che vogliono verificare la loro disponibilità sul campo. I sacerdoti stessi possono segnalare fedeli di loro fiducia con i quali condividere questa esperienza.
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