PALERMO. LE SPOGLIE DEL BEATO CUSMANO TORNANO AL CAPO: SETTIMANA DI PREGHIERA
È proprio nel convento di piazzetta San Marco, ottenuto dal municipio nel 1874, che padre Cusmano fece decollare le attività di assistenza a storpi, invalidi, ciechi, emarginati, per cui pochi anni prima, nel 1867, è nata l’associazione “Boccone del Povero” nella chiesa dei Santi Quaranta Martiri al Casalotto, a monte di via Maqueda, con l’approvazione dell’arcivescovo dell’epoca, monsignor Gian Battista Naselli. A San Marco il “sacerdote degli ultimi” muore il 14 marzo 1888, in fama di santità ad appena 54 anni, ed è in quell’antico luogo che il suo corpo sabato scorso è tornato per la prima volta dopo 129 anni.
L’urna con le spoglie mortali del Beato, è stata portata in spalla dalle confraternite del Capo da via Papireto, ha fatto tappa al convento di clausura delle Cappuccinelle, ha attraversato il mercato e ha raggiunto la chiesa di San Marco, dove resterà fino a sabato prossimo. Ad accompagnarla anche il provinciale dei cusmaniani Servi dei poveri, padre Salvatore Fiumanò, il parroco di Sant’Ippolito al Capo, don Pino Pomi, il parroco della Cattedrale, don Filippo Sarullo, e quello della chiesa dei Cappuccini, fra’ Enzo Marchese.
Proprio nel convento di San Marco, le suore, dirette dalla superiora Marie Jeanne Mulamba, da alcuni anni gestiscono una mensa che prepara pasti da asporto all’ora di pranzo per le famiglie bisognose. In particolare, l’oratorio accanto alla chiesa sarà aperto per pranzo per ospitare un centinaio di senzatetto, in collaborazione con l’associazione Cristo nei poveri. [01]
Condividi