02 giugno 2021
Consulta regionale delle Aggregazioni laicali
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE MATTARELLA
In una Lettera aperta indirizzata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la Consulta regionale per le Aggregazioni laicali lancia “un pressante invito a quanti hanno responsabilità di guida e di governo perché siano promotori di iniziative coraggiose e programmi di largo respiro, in grado di restituire alla nostra Repubblica la sua immagine più autentica, quella che i Padri costituenti hanno affidato alla fedele custodia e ad un sentimento di amore e di rispetto delle generazioni future, perché patrimonio di tutti“.
In occasione del 2 giugno, giorno della “memoria rievocativa alta e solenne della nostra identità nazionale e degli eventi fulgidi e dolorosi che ne hanno consacrato la nascita“, in forza del “vincolo di appartenenza che ci lega alla Nazione, nostro patrimonio comune“, l’anniversario “interpella” ed “esorta, oggi ancor più che in passato“. La Cral Sicilia parla di “un rinnovato impegno di cittadinanza attiva e responsabile per conservarne vivo il valore e la memoria“.
Per la Consulta delle Aggregazioni laicali “in un contesto siffatto la nostra martoriata Isola rivela penosamente la sua reale condizione: affamata di futuro e di lavoro, ripiegata su stessa e sfiduciata, prigioniera di una insuperata marginalità storica”. Così, in “questo un tempo nel quale la politica è chiamata a mettere a tema della propria nobile funzione e del proprio agire“, le Aggregazioni laicali nella “Lettera aperta al Signor Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella” pongono l’attenzione su alcuni punti considerati “nodali“: innanzitutto “l’amore sociale come vera e propria categoria politica” e il “principio della fraternità“, considerato “imprescindibile per l’edificazione di una società giusta e solidale, realmente rispettosa della dignità della persona umana e di ogni suo diritto“.
Viene chiesto di “attivare processi virtuosi di sviluppo sostenibile e duraturo” per “creare nuove opportunità di impresa e di lavoro stabile ed equamente retribuito” tali da generare “una generale e diffusa rinascita economica in grado di porre fine allo storico ed intollerabile divario esistente tra Nord e Sud del nostro Paese”.
Altro punto nodale riguarda l'”umanizzare il servizio sanitario nazionale affrancandolo da una snaturata concezione aziendalistica, mettendolo al riparo da indebite intromissioni e favoritismi e facendo sì che siano garantite la correttezza, la limpidezza e la coerenza delle scelte programmatiche” e, infine, è chiesto di “avviare un forte e convinto processo di risocializzazione della dimensione europea e di politicizzazione dello spazio pubblico europeo“.
La lettera aperta – che è a firma di Stefano Vitello, segretario generale della Cral, insieme al Direttivo regionale e ai segretari diocesani della Consulta Regionale delle aggregazioni laicali della Sicilia – è stata inoltrata per conoscenza anche al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e al Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci.
CRAL – LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 75° Anniversario della Repubblica, testo integrale
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