25 gennaio 2020
XII Congresso regionale
MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI: “IL SUD È PER L’ITALIA. RIFIUTARE LA RASSEGNAZIONE”
“Non bisogna arrendersi e scappare, ma occorre dare una spinta per i giovani, superare la rassegnazione“. È “una denuncia alla crisi economica e sociale del Mezzogiorno, alla debolezza del sistema di rappresentanza e dipartecipazione dei corpi intermedi e del mondo cattolico in generale” quella che arriva dal Movimento Cristiano lavoratori di Sicilia, riunito a Messina, nel fine settimana, per il 12º congresso regionale. Sul tema “Forti della nostra identità, attraverso il lavoro, costruttori di speranza in Italia e in Europa. Il sud per l’Italia” si sono confrontati 200 delegati arrivati da tutte le province siciliane.
“Diciamo con forza che non bisogna arrendersi e scappare, ma occorre dare una spinta per i giovani, superare la rassegnazione” ha spiegato il presidente regionale MCL Fortunato Romano dalla sala Sinopoli del teatro del Vittorio Emanuele.
“Chiediamo una veloce e migliore spesa pubblica – ha detto il presidente regionale Mcl Sicilia, Fortunato Romano – ed è necessario rigenerare le politiche del lavoro e quelle sociali che siano però adeguate ed efficaci. Svegliamo le associazioni del terzo settore, i partiti, i sindacati affinché abbiano un maggior ruolo come protagonisti. Continuiamo a dare fiducia a questo Governo regionale, dal quale però ci aspettavamo un’azione più incisiva“.
Ai lavori anche il presidente generale del Movimento, Carlo Costalli, intervenuto sul rilancio del Mezzogiorno. “Oggi parliamo di Sud che deve collegarsi al Nord, un Sud che deve agganciarsi alla ripresa. Dobbiamo lavorare per l’unità del Paese. Senza il Sud, l’Italia non decolla. Noi siamo contro una cultura dell’assistenzialismo e una cultura delle divisioni. C’è una parte politica che lavora per le divisioni e noi dobbiamo costruire ponti per unire“.
Della necessità di unire e di accogliere ha parlato l’assistente ecclesiastico nazionale don Francesco Poli a conclusione della sua riflessione su un passo di Vangelo. “Accogliere vuol dire ascoltare l’altro. Farlo entrare nella propria vita e nelle proprie case. Solo così è possibile capire i reali bisogni del prossimo. Questo il nostro ruolo per essere protagonisti della realtà“.
Durante il congresso è stato affrontato più volte il tema della famiglia e dei suoi bisogni. Dario Micalizio, presidente del Forum delle associazioni familiari, una rete di secondo livello che vede l’MCL protagonista e cofondatore a livello regionale, ha sottolineato come “denatalità e famiglie del ceto medio siano i due focus che dovrebbero essere attenzionati dalle politiche regionali e comunali. Ciò comporta un problema a livello economico e una sostenibilità del welfare. Chi sceglie di avere famiglia deve essere aiutato. In Italia la nascita di un figlio è la seconda causa di povertà“.
Micalizio ha invitato i sindaci e gli amministratori presenti oggi a sfruttare le possibilità offerte in materia fiscale. “I comuni – ha detto – hanno la possibilità di rimodulare le imposte sulla base dei reali carichi familiari e non sull’Isee, che invece discrimina le famiglie con figli“.
Dal Segretario regionale della Cisl Sebastiano Cappuccio l’invito a tutti i partecipanti a “mettere assieme le competenze, ma anche quello che rappresentano. Serve un cambio di rotta e un’assunzione di responsabilità attraverso un percorso di condivisione di scelte e quindi un progetto di rilancio in cui gli elementi del lavoro, della crescita e dell’occupazione e del sociale siano visibili e resi fruibili per tutti i cittadini. Deve ripartire dal Sud del Mezzogiorno il vero momento di crescita del Paese. Da qui può ripartire il momento di congiunzione del Paese“.
E di lavoro e di quanto si sta cercando di fare per incrementarne la crescita ha centrato il suo intervento l’assessore regionale agli Enti Locali, Bernadette Grasso. “Serve lavoro e da due anni come Assessorato stiamo puntando sull’agevolazione del settore della formazione per cercare di far restare i giovani in Sicilia – ha affermato -. Quando vanno via i ragazzi, spesso le famiglie li seguono. Ne deriva un impoverimento culturale”.
Al termine dei lavori il congresso regionale ha rieletto alla presidenza per i prossimi 4 anni Fortunato Romano, e nominato al consiglio che risulta formato da: Giacomo Accardi, Vincenzo Barcellona, Angela Barone, Pietro Bono, Michele Cristaldi, Giorgio D’Antoni, Piergiuseppe De Luca, Michele De Maria, Gaetano Drago, Cardella Roberta, Gaetano Lamberto, Rita Daniele, Alfio Marchese, Paolo Ragusa, Cipriano Sciacca, Fausto Terrana, Giovanni Terranova, Gianluca Vece e Lillo Zaffino.
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