25 ottobre 2019
Caltagirone
CORRISPONDENZE E SCAMBI TRA IL MEDITERRANEO E LE FIANDRE. LA CULTURA ARTISTICA IN SICILIA TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO
Dopo la mostra “Il Trono di Grazia”, che ha segnato il ritorno a Caltagirone del dipinto fiammingo di grande pregio attribuito a Vrancke van der Stockt e appena restaurato dai Laboratori dei Musei Vaticani, il Museo diocesano di Caltagirone propone un nuova iniziativa.
E’ dedicata a “Corrispondenze e scambi tra il Mediterraneo e le Fiandre. La cultura artistica in Sicilia tra Medioevo e Rinascimento”.
L’apertura dei lavori, prevista per le ore 9 di venerdì 25 ottobre, nel Salone vescovile, sarà del vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri, della soprintendente Rosalba Panvini e del sindaco Gino Ioppolo. Previste, fino a tardo pomeriggio, tre differenti sessioni di studio e approfondimentio.
A mezzogiorno, l’apertura al pubblico della mostra-studio che permette di ammirare, oltre al Trono di Grazia, anche la pala di San Pietro in cattedra e storie della sua vita del Tesoro di Santa Maria della Stella di Militello Val di Catania e il cofanetto franco – fiammingo del Tesoro della Cattedrale di Siracusa. La prima è stata inizialmente attribuita ad Antonello da Messina, a Pietro Ruzzolone, al Maestro della Croce di Piazza Armerina, mentre della seconda saranno dibattute origini e caratteristiche nel corso del convegno.
La mostra sarà visitabile sino al 10 gennaio 2020.L’iniziativa è della Diocesi e della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Catania.
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