26 febbraio 2021
Centro Madre del Buon Pastore
“RIFORMARSI ED ADATTARSI”: PERCORSO FORMATIVO SULLA “CONVERSIONE PASTORALE DELLA PARROCCHIA”
Si è concluso, in modalità online, il percorso formativo sulla Parrocchia (22-25 febbraio 2021) proposto dal Centro “Madre del Buon Pastore”. Vi hanno partecipato seminaristi del sesto anno, diaconi transeunti e presbiteri delle diocesi di Palermo, Messina, Monreale, Ragusa, Piazza Armerina, Caltagirone, Cefalù, Agrigento, Noto.
La Parrocchia, per Papa Francesco deve “assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pastore e della comunità”. Solo se saprà “riformarsi e adattarsi costantemente, continuerà ad essere «la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie» (Evangelii Gaudium 28)”.
Il percorso formativo ha approfondito il tema della parrocchia alla luce dell’Istruzione della Congregazione per il Clero “La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa”, pubblicata il 29 giugno 2020.
La relazione d’apertura è stata tenuta dal sottosegretario della Congregazione per il Clero mons. Andrea Ripa che ha trattato della Parrocchia “comunità di comunità”. In un suo passaggio ha ripreso l’Istruzione proponendo alle parrocchie di assumere lo stile del santuario, connotato dall’accoglienza, dalla vita di preghiera e dal silenzio che ristora lo spirito. La Parrocchia dovrebbe rappresentare per tutti la meta desiderata della propria ricerca interiore e il luogo dove ci si incontra con il volto di Cristo misericordioso.
Altri relatori hanno proposto aspetti diversi della pastorale parrocchiale: don Valerio Pennasso, direttore dell’ufficio nazionale della CEI per i beni culturali ecclesiastici, ha trattato della cura del patrimonio, mentre don Paolo La Terra, cancelliere della diocesi di Ragusa e Assistente ecclesiastico generale dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici, ha presentatogli organismi di partecipazione (il consiglio pastorale parrocchiale e il consiglio per gli affari economici).
Don Vito Impellizzeri, Direttore dell’ISSR di Palermo, ha offerto ai partecipanti una riflessione sul cambiamento d’epoca, il tempo sospeso e il “glocale”. Ha concluso con tre metafore (il patto tragenerazioni, la costruzione di comunità, il non luogo della soglia) e tre sfide (sapienza, prossimità,contemplazione).
La sessione conclusiva è stata affidata a mons. Nunzio Galantino, Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, il quale ha trattato di tre nuclei fondamentali: i fini costitutivi di chi amministra i beni ecclesiali, i rischi e le opportunità. Il rischio maggiore è quello di usare il proprio ruolo ai fini del potere. C’è la tentazione – ha proseguito il vescovo Galantino – di comportarsi come uno che conta e non come uno che serve. È necessario che la Chiesa acquisti credibilità attraverso la trasparenza e la corresponsabilità.
Si ringraziano: l’Ufficio Stampa nella persona di Chiara Ippolito, il direttore della Segreteria della Conferenza Episcopale Siciliana don Giuseppe Rabita e il tecnico Giuseppe Nicolosi.
don Calogero Cerami
Direttore regionale del Centro “Madre del Buon Pastore”
Condividi