24 gennaio 2020
Ufficio regionale per le Comunicazioni sociali
GIORNALISTI: “VERITÀ E RESPONSABILITÀ” COME AUGURIO E VIA PER UN LAVORO EFFICACE E PROFESSIONALE
“Servire la realtà nella verità e di essere capaci di risponderne, quale che possa esserne il prezzo” è l’augurio che mons. Calogero Peri ha rivolto ai giornalisti nel giorno in cui si è fatta memoria del patrono San Francesco di Sales. Il vescovo di Caltagirone, delegato Cesi per le Comunicazioni sociali, ha affidato il suo messaggio ad un video pubblicato ieri sera sulla pagina Facebook della Conferenza episcopale siciliana, al termine di una giornata di riflessione confronto su “Verità e responsabilità”. “Sono parole in se stesse sicuramente congiunte – ha detto il presule – ma che alcune volte nella comunicazione sono tanto distanti, soprattutto tanto bistrattate”.
Per quanto riguarda la verità, mons. Peri ha ricordato che “i cristiani sanno che è la verità per loro è innanzitutto una persona, quindi questo gli dà quel valore in più che tutti dovremmo rispettare”. Se, infatti, la verità è una persona “con essa bisogna dialogare, stare in un atteggiamento di ascolto, di silenzio, di confronto altrimenti si rischia di fare un monologo. E la comunicazione – ha detto mons. Peri – non è un monologo, e di certo non il monologo di chi sa gridare più forte o di chi sa toccare i nervi scoperti delle persone e non invece loro cuore e la loro anima”.
La seconda parola – “e il secondo augurio” – riguarda la responsabilità, “ la capacità e il coraggio dei giornalisti di rispondere delle cose che scrivono e che si scrivono, delle cose che dicono e che si dicono, perché tante volte c’è una comunicazione senza volti e senza persone che rischia non solo di essere impersonale, ma di diventare proiettile che uccide le persone”.
Intanto, l’Ufficio regionale per le Comunicazioni sociali ha celebrato la festa del santo patrono San Francesco di Sales con un incontro a Catania, aperto a tutti professionisti del settore e organizzato con l’Ucsi Sicilia. L’appuntamento si è aperto con il saluto di mons. Salvatore Cristina, arcivescovo di Catania e presidente della Conferenza episcopale siciliana che ha porto i saluti di tutti vescovi di Sicilia. “Svolgete un lavoro bello, affascinante ma anche faticoso e pieno di responsabilità. Non sentiatevi soli – ha detto – perché il Signore Dio porta ciascun uomo nel suo cuore e tra le sue mani, lo accompagna lungo il cammino come ha fatto con il popolo suo nei giorni dell’esodo. L’augurio – ha aggiunto mons. Gristina – è che possiate sentirlo nella vostra vita e nel vostro lavoro e che possiate testimoniarlo anella condivisione”.
Ospite della giornata è stata la presidente nazionale dell’Ucsi, Vania De Luca, che ha aiutato la riflessione dei presenti e con essi è entrata in confronto e dibattito. “Una cultura minoritaria: questa oggi è la cultura giornalistica vera e più ancora quella cattolica, quella di chi fa informazione senza urlare, senza prepotenza, nel rispetto delle persone e anche della verità dei fatti”, ha detto riprendendo il messaggio consegnato ai giornalisti dell’Unione cattolica stampa italiana dal presidente della Repubblica e il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali.Parlando di “Verità e responsabilità”, Vania De Luca ha detto poi: “I giornalisti, quelli veri, sanno cosa vuol dire la ricerca della verità storica dei fatti, la loro contestualizzazione, il riferimento a un prima e un dopo. Si confrontano con il prezzo di fake news e mezze verità. C’è una interdipendenza – ha aggiunto – che lega persone, cose, luoghi apparentemente distanti, che sono invece interconnessi. Per i giornalisti cattolici c’è poi una Verità più grande, quella con la V maiuscola, che ogni verità comprende e orienta verso un orizzonte più ampio”.
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