16 - 19 settembre 2019
Gambarie - Santo Stefano in Aspromonte
“LE DOMANDE VITALI DEL VANGELO”: I VESCOVI IN RITIRO SPIRITUALE
“Le domande vitali del Vangelo”. È questo il tema degli esercizi spirituali che i Vescovi delle diocesi di Sicilia hanno ascoltato sotto la guida di p. Ermes Ronchi, religioso dell’ordine dei Servi di Maria dal 16 al 19 settembre. Nel silenzio, immersi nella bellezza della natura a 1.300 mt. di altitudine presso il Grande Albergo Gambarie, di proprietà della diocesi di Reggio Calabria, nel cuore dell’Aspromonte, i Vescovi hanno messo da parte per qualche giorno il peso delle incombenze pastorali per dedicare del tempo allo spirito.
“Cosa cercate? (Gv 1,38)” è stata la prima delle domande affrontate del predicatore, quasi un “la” dell’intero corso, imperniato sull’ascolto di se stessi lasciandosi interrogare da Dio. In quel verbo “cercare”, Gesù stesso offre la definizione dell’uomo: noi siamo creature di domanda e di ricerca, perché le domande aprono al nuovo, una manna nel nostro pellegrinaggio verso la terra promessa. Gesù educa alla fede attraverso domande e attraverso questa domande ci fa capire che a noi manca qualcosa: la ricerca nasce da una mancanza che fa emergere il desiderio profondo dell’uomo. Ed è proprio il desiderio che Gesù viene ad evangelizzare chiedendoci di sapere ascoltare il nostro cuore. E la bibbia ci suggerisce che cosa cercare attraverso la domanda di Salomone al Signore: “Donami un cuore che ascolta”; senza questo cuore non è possibile governare né la casa, né l’ufficio, né la parrocchia, né la diocesi, né il proprio mondo interiore. Un dono da chiedere sempre per ascoltare Dio e il grido di Abele, la terra e il creato, la cattedra dei piccoli e dei poveri. Allora dalla domanda emergerà chiara una verità: cerco uno che fa felice il cuore!
La domanda successiva su cui si è imperniata la meditazione è tratta dall’episodio evangelico della tempesta sedata narrata in Mc 4,40 ss. “Perché avete paura? Non avete ancora fede?”, nella quale p. Ermes ha evidenziato come per Gesù il contrario della paura non è il coraggio ma la fede, che non ci risparmia dalle tempeste della vita ma ci rassicura di una presenza, che non ci salva dal dolore ma nel dolore, che non ci salva dalla morte ma nella morte, dove l’onnipotenza di Dio non si manifesta nel liberarci dalle sofferenze o dalle difficoltà, ma nell’onnipotenza dell’amore. Da qui allora scaturiscono tre compiti: Non avere paura, non fare paura, liberare dalla paura.
Le altre domande sono state tratte da Mt 5,13 (“Con che cosa lo si renderà salato?”); Lc 9,20 (“Ma voi chi dite che io sia?”; Lc 7,44 (“E volgendosi verso la donna disse a Simone: vedi questa donna?”) e Mc 6,38 (“Quanti pani avete?”).
P. Ronchi ha arricchito le sue meditazioni commentando anche il vangelo del giorno proclamato durante le celebrazioni eucaristiche.
Condividi