Pubblicato il

09 gennaio 2025

Palermo

“LA VOCE DI BIAGIO CONTE CONTINUA A RISUONARE PER LA CHIESA E PER LA CITTÀ DI PALERMO”

“LA VOCE DI BIAGIO CONTE CONTINUA A RISUONARE PER LA CHIESA E PER LA CITTÀ DI PALERMO”

Due anni senza Biagio Conte, due anni con la presenza costante di Biagio Conte: domenica 12 gennaio 2025 nella Chiesa “Casa di Preghiera per tutti i Popoli” all’interno della Missione Speranza e Carità di via Decollati, l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice ha presieduto ina Celebrazione Eucaristica nel secondo anniversario del transito di fratel Biagio Conte. La Chiesa “Casa di Preghiera per tutti i Popoli” è una delle “Chiese Giubilari” per l’Arcidiocesi di Palermo. Al termine della celebrazione, l’esecuzione dell’aria sacra Ti seguirò, O Signor!, canto della compositrice e mezzosoprano palermitana Teresa Nicoletti.

Ti seguirò, o Signor!

(il testo completo di T. Nicoletti)

Una voce, quella di Biagio Conte, che continua a “risuonare” per la Chiesa di Palermo, per la città, per il mondo intero, “nonostante una rumorosa ostentata sordità, a volte, sembra metterla a tacere”. Una voce capace di arrivare al cuore, scuotere, provocare, indirizzare: “Ora Biagio parla ancora di più con il suo silenzio che narra tutta la sua vita”. Sono le parole con cui l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, ha voluto ricordare Biagio Conte: nell’omelia l’Arcivescovo non ha esitato a paragonare il missionario al profeta Isaia, al Cristo che sale sul monte a pregare, all’anacoreta che si apparta per dialogare col Padre, al Poverello di Assisi. “Lo sguardo e la voce di Biagio riflettevano lo sguardo e la voce di Dio – ha detto il presule -. Se ‘laicizziamo’ Biagio, se lo costringiamo cinicamente entro visioni ed etichette di parte, perdiamo la comprensione profonda del suo volto, delle sue parole, dei suoi gesti e della sua opera. Lo travisiamo e lo tradiamo. E non ce lo possiamo permettere. Non lo dobbiamo permettere a nessuno. Non possiamo vanificare il dono fatto alla nostra città e alla nostra Chiesa. Al mondo e alla Chiesa interi”. Biagio Conte, “uomo cristificato”, guidato dalla fede ricevuta in dono nel Battesimo, capace di uno sguardo profondo donatogli dalla speranza e infiammato dalla carità, tanto da chiamare la sua missione con due delle tre virtù teologali. “E’ la fede in Gesù, la fede della Chiesa che ha portato fratel Biagio a seminare ovunque speranza e carità”.

 

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