25 febbraio 2024
Vita consacrata
“CARISMI IN DIALOGO”: IN CENTOSESSANTA AL CONVEGNO REGIONALE SU VITA CONSACRATA E LAICATO – CRONACA E FOTO
“Carismi in dialogo: Vita Consacrata e laicato” è stato il tema dell’annuale Convegno della vita consacrata delle Chiese di Sicilia svoltosi a Cefalù nei giorni 23 e 24 febbraio da tempo programmato dalla Consulta presieduta e voluta da Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta e delegato dalla CESI per la Vita consacrata. Vi hanno preso parte i religiosi, le religiose, i consacrati negli Istituti secolari, l’Ordo virginum e, per la prima volta l’Ordo viduarum.
Circa centosessanta gli intervenuti provenienti da tutta la Sicilia. Presenti i Presidenti dei tre organismi della vita consacrata, P. Saverio Cento per la CISM, Madre Cenzina Iacuzzi per l’USMI, Cosimina Puglisi coordinatrice per il CIIS. Gradita la presenza del Vescovo della Chiesa locale che ci ospitava Mons. Giuseppe Marciante che ha offerto durante la preghiera di apertura una riflessione sulla vocazione alla santità quale denominatore comune per laici e consacrati, avendo come modello l’esperienza mistica del crocifisso testimoniata da Francesco di Assisi.
La biblista Mariuccia Lo presti ha illustrato, ripercorrendo a grandi linee la storia della salvezza, le dimensioni del carisma soprattutto facendo riferimento alla profezia, quale dono di Dio che determina una nuova relazione da discernere, riconoscere e valorizzare per l’edificazione della Comunità.
Ad Anna Maria Viola, Filosofa e teologa il compito di indicare quelle dinamiche necessarie per favorire il dialogo tra laicato e vita consacrata. La relatrice, partendo dalla ricerca di senso in un tempo segnato talvolta dallo smarrimento e dalla incapacità di saper cogliere il progetto che Dio ha per ciascuno dei suoi figli, ha richiamato alcuni snodi fondamentali del Concilio, necessari per avviare un autentico dialogo sia “ab intra” tra i vari stati di vita ecclesiali sia “ad extra”: L’azione dello Spirito santo, l’accoglienza evangelica, la responsabilità nel portare i pesi gli uni degli altri, la sobrietà.
Nell’ omelia del secondo giorno il Vescovo, quasi facendo sintesi di tutto il Convengo e offrendo una pista di riflessioni ha ribadito come sebbene il rapporto tra la profezia e la parresia rimanga difficile e a volte vada in contro tendenza, esso si fonda sulla Profezia della Parola ascoltata e attuata ma anche sulla dimensione sacrificale della vita che in Cristo trova il suo modello e il centro propulsore della sua grazia.
Dalle testimonianze e dai lavori emersi dai tavoli sinodali è emersa l’importanza e la gioia del lavorare insieme condividendo i vari carismi e la volontà di attuare qualche nuova iniziativa intercongregazionale che coinvolga maggiormente mettendo in sinergia il laicato e la vita consacrata.
P. Massimo Cucinotta tor
ALLEGATI
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