25 - 27 agosto 2019
Ufficio regionale per la Catechesi
FORMAZIONE PER FORMATORI
“Abilitare le equipes a formarsi e a formare, ad accompagnare gli adulti nella fede comunicando adeguatamente con essi” sono gli obiettivi che si pone il terzo appuntamento con il corso di formazione permanente destinato ai direttori e ai collaboratori degli Uffici per la Catechesi delle diciotto diocesi di Siiclia, in particolare a quanti hanno preso parte ai primi due eventi formativi.
Quella organizzata dall’Ufficio regionale per la Dottrina della Fede e la Catechesi, in corso di svolgimento presso il Seminario estivo di Castelbuono (25 – 27 agosto 2019), è infatti la terza sessione di un cammino che parte da lontano.
“Dopo i due anni di scuola di formazione per equipe diocesane tenute nel 2016 e 2017 a Poggio San Francesco, presso l’arcidiocesi di Monreale – spiega il direttore dell’Ufficio regionale per la Catechesi, don Carmelo Sciuto –, intendiamo approfondire alcuni temi fondamentali per la catechesi. Quello scelto quest’anno è la comunicazione con gli adulti. La tre giorni – aggiunge il sacerdote – si svolge con lo stile delle due precedenti edizioni e vedrà i membri delle equipe diocesane riflettere sull’adulto come tale e non nel suo ruolo di genitore, sposo/a o altro. Rifletteremo sulle modalità per comunicargli la gioia del Vangelo“.
La scuola di formazione ha carattere principalmente laboratoriale, ma prevede due relazioni: di Alessandra Augelli, docente di Pedagogia all’Università Cattolica di Milano, e di don Salvatore Soreca, direttore dell’Ucd di Benevento e responsabile della Commissione formazione dell’Ufficio catechistico nazionale.
Tratteranno rispettivamente i temi de “L’adulto oggi” e dell'”Accompagnare gli adulti”. Sono questi, infatti, i due passaggi fondamentali affrontati nel corso della tre giorni: la dimensione personale dell’adulto a cui comunicare la fede e il ruolo del catechista che passa da maestro ad amico e compagno di viaggio.
“Mi auguro che anche questa edizione aiuti le nostre equipes diocesane ad essere sempre più esperte in umanità – dice ancora don Sciuto – per essere sempre più rispondenti alle esigenze dell’evangelizzazione con lo stile di prossimità auspicato da Papa Francesco“.
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