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150 anni della proclamazione del Dogma dell’Immacolata (1854-2004)

MESSAGGIO DEI VESCOVI
AI FEDELI DELLE CHIESE DI SICLIA
IN OCCASIONE DEL 150° ANNNERSARIO DELLA
PROCLAMAZIONE DEL DOGMA
DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

    Sorelle e Fratelli carissimi.

    Ricorre quest’anno il 150° anniversario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima. Era infatti l’8 dicembre 1854, quando il Beato Pio IX con la bolla dogmatica Ineffabilis Deus proclamava come rivelata da Dio la dottrina secondo cui la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo, salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.

    La solenne proclamazione dava felice compimento a un’attesa lunga di secoli, che la stragrande maggioranza del popolo cristiano aveva vissuto nelle forme più varie della sua pietà mariana.

    Anche i fedeli della nostra terra di Sicilia avevano partecipato a questa attesa con la loro tipica vivacità. Ed è a tutti noto il commovente attestato che ne vollero dare i vescovi siciliani nostri predecessori alla vigilia quasi di quel 1854 allorché, richiesti da Pio IX circa il loro pensiero e il sentimento dei fedeli sulla verità dell’Immacolata Concezione di Maria, con fiera sicurezza risposero che l’Immacolata Concezione era talmente fissa nella mente dei Siciliani, che da molti secoli, con decreto solenne delle città, essa era stata da loro costituita sotto questo titolo Patrona di tutto il regno. In quella medesima circostanza i vescovi ricordarono altresì come i siciliani fossero giunti perfino a giurare di difendere questo privilegio fino al sangue. Proprio sulla base di questo così radicato attaccamento alla dottrina dell’Immacolata Concezione essi ritennero di potere pregare instantemente il Sommo Pontefice, a nome dell’intero episcopato siciliano e delle diocesi ad esso affidate, perché confermasse questa così grande prerogativa della Vergine col suo supremo giudizio e la dichiarasse con decreto apostolico.

    Questo medesimo attaccamento di fede e questa stessa filiale devozione a Maria si espressero cinquant’anni fa nelle solenni manifestazioni popolari del primo centenario della proclamazione del Dogma. Non pochi siciliani ricorderanno come in quel 1954 l’allora Sommo Pontefice Pio XII abbia voluto proclamare, in un memorabile messaggio radiofonico a noi indirizzato, la Sicilia “Feudo di Maria”.

    In questa ulteriore ricorrenza giubilare siamo tutti noi, carissimi fratelli e sorelle, ad essere chiamati ad esprimere la fede dei nostri padri e la loro tenera devozione alla “Bella Madre Maria”. In un tempo come il nostro, nel quale anche la fede e la devozione dei credenti appaiono non raramente segnate da riserve teoriche e contraddizioni pratiche, anche noi, attuali Pastori delle Chiese di Sicilia, siamo desiderosi di attestare a nostra volta che l’amore alla Vergine Madre di Dio, immacolata fin dal suo concepimento, permane tra noi tenerissimo e sempre capace di ispirare slanci generosi di dedizione alla sequela del Figlio suo Gesù Cristo.

    Sappiamo infatti – e lo ha ricordato ancora recentemente il Santo Padre Giovanni Paolo II – che l’Immacolata concezione di Maria ci richiama potentemente all’originario progetto di santità che Dio ha nei nostri riguardi: un progetto condizionato per sua disposizione alla nostra risposta libera e amorevole, ma al quale noi uomini abbiamo opposto quel rifiuto che ha tragicamente interrotto il dialogo vitale con Lui, nostro Creatore e Padre. L’Immacolata Concezione è stato, come dice il Papa, il preludio all’intreccio armonioso tra il “sì” di Dio e il “sì” che Maria pronuncerà con totale abbandono, quando l’angelo le recherà l’annuncio celeste. Un “sì”, che pronunciato a nome dell’umanità, ha riaperto al mondo per l’incarnazione del Verbo di Dio nel suo seno le porte del Paradiso. Ed è così che nell’originario progetto della creazione, restaurato e potenziato in Cristo, ha trovato posto anche lei, la Vergine Madre.

    Memori di questa consolante verità e giustamente grati a Maria, vorremo ancora una volta ritrovarci insieme, pastori e fedeli, per rendere idealmente presente nella lode accanto a Cristo e alla sua santa Madre tutta la Sicilia. Celebreremo solennemente l’Eucaristia a Palermo il prossimo 24 ottobre nell’ampia Piazza Politeama-Castelnuovo. La celebrazione eucaristica sarà preceduta dall’accoglienza del simulacro argenteo dell’Immacolata custodito nella Basilica di S. Francesco d’Assisi e che per la straordinaria occasione sarà ivi trasportato.

    A Lei, la Santissima Vergine Immacolata, affidiamo noi stessi e tutti i suoi figli siciliani, perché quale Madre ci sostenga e accompagni nella piena adesione di fede, speranza e carità a Cristo suo Figlio nostro Signore, morto e risorto per noi.

I Vescovi di Sicilia

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