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Sessione autunnale 2008

 

COMUNICATO FINALE


    Nei giorni 7-9 ottobre 2008 la Conferenza Episcopale Siciliana ha svolto la sua Sessione autunnale di lavoro nell’isola di Pantelleria.

1. I vescovi si sono ritrovati in questo luogo insolito per i lavori della Conferenza, avendo accolto il caloroso invito di S.E. Mons. Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo nel cui territorio si trova l’isola di Pantelleria.
Essi hanno avuto modo di incontrare la popolazione dell’Isola nella Celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della Conferenza, e concelebrata da tutti i presuli siciliani. La Santa Messa è stata celebrata nel tendone che attualmente funge da chiesa parrocchiale mentre si sta provvedendo alla costruzione del nuovo edificio di culto.
Gli abitanti dell’Isola, gente cordiale, semplice e accogliente insieme con il sindaco, le forze dell’ordine, gli imprenditori, hanno riservato tutti e ciascuno per la propria parte una calorosa ed affettuosa accoglienza ai vescovi di Sicilia, i quali hanno avuto modo di costatare, durante la loro permanenza, la laboriosità di questa popolazione e l’intraprendenza nella valorizzazione al meglio delle bellezze naturali
e paesaggistiche del territorio da cui far sorgere una economia a beneficio di quanti costì abitano e lavorano.

2. I lavori sono stati presieduti dall’Ecc.mo Mons. Paolo Romeo, il quale, anche a nome dei confratelli ha manifestato gli auguri più fervidi e le congratulazioni a S.E. Mons. Mariano Crociata, vescovo di Noto, da pochi giorni chiamato a ricoprire l’incarico di segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. La gioia dell’episcopato siciliano è grande perché per la prima volta nella storia della CEI viene scelto un segretario proveniente dal meridione d’Italia. Questa riempie di gioia e di orgoglio le nostre Chiese di Sicilia.
    Un saluto i vescovi hanno rivolto a S.E. Mons. Giuseppe Costanzo, che conclude il suo mandato di arcivescovo in Siracusa. Essi lo hanno ringraziato per la sua testimonianza, esprimendo vivo apprezzamento non solo per il lungo ministero svolto a Siracusa ma anche per l’attività svolta a livello nazionale quale vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana, incarico che ha ricoperto anche in seno alla Conferenza Regionale insieme a quello di vescovo delegato per il laicato. Fervide e fraterne felicitazioni sono state rivolte anche al nuovo arcivescovo eletto di Siracusa, S.E. Mons. Salvatore Pappalardo, augurandoGli un fruttuoso lavoro pastorale.

3. La sessione autunnale della Conferenza Episcopale si tiene in concomitanza con l’inizio della dodicesima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi che ha come tema “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa” e vede riuniti per venti giorni, dal 5 al 26 ottobre vescovi ed esperti di tutto il mondo per fare il punto sulla Bibbia a quaranta anni dalla promulgazione della Dei Verbum, la costituzione dogmatica del Concilio sulla Rivelazione. I vescovi invitano pertanto le comunità dell’Isola ad elevare fervide preghiere perché lo Spirito Santo illumini i Padri sinodali nel lavoro che stanno svolgendo a beneficio di tutto il popolo di Dio.

4. Nel corso della sessione di lavoro i Vescovi:
a) Hanno preso in esame l’organico del personale in forza presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale per valutare una migliore e più puntuale utilizzazione dello stesso e migliorare e incrementare il servizio dell’amministrazione della giustizia a beneficio dei fedeli dell’Isola. Sono infatti in crescita il numero delle cause che si introducono ogni anno e non sempre si riesce ad espletarle nei tempi previsti.

b) Hanno ascoltato dal Preside della Facoltà Teologica di Sicilia una breve relazione sull’attività programmata per il nuovo Anno Accademico, ed hanno preso in esame l’organico dei docenti con le loro relative qualifiche e le cattedre che a ciascuno vengono affidate.

c) Hanno preso conoscenza del lavoro messo in opera dalla Commissione Presbiterale Regionale, dal Centro Madre del Buon Pastore per la formazione del clero, dai Seminari delle diciotto Diocesi, in cui si registra, con grande consolazione per le Diocesi, un certo incremento del numero degli aspiranti al Sacerdozio, che rimane tuttavia largamente insufficiente rispetto alle necessità pastorali. Merita pertanto una speciale sollecitudine la pastorale familiare e quella giovanile, perché solo in seno a comunità di fede e missionariamente impegnate può essere ascoltato l’appello del Signore a seguirlo più da vicino per essere dispensatori di grazia e ministri del Signore.

d) Sono stati informati delle attività regionali programmate sul versante della pastorale giovanile, attività che si collocano in relazione con la Giornata mondiale della gioventù di Sidney e con il progetto nazionale “Agorà dei giovani” portato avanti nelle singole Diocesi.

e) Hanno accolto e incoraggiato il progetto della pubblicazione di un “Dizionario storico della Chiese di Sicilia”. L’opera intende essere uno strumento in grado di dare informazioni essenziali e certe per ciascuna delle diciotto diocesi attuali, facendo anche memoria delle diocesi del primo millennio ormai scomparse. Essa intende rispondere a due parametri: scientificità di contenuti e accessibilità di linguaggio, nell’intento di favorire la presa di coscienza dell’identità propria di ciascuna Chiesa particolare così come si è andata definendo e arricchendo nel corso della storia.

5. Sul fronte sociale, il contatto diretto che le nostre comunità hanno con la gente e con i loro problemi quotidiani fa percepire la delicatezza del momento presente, soprattutto per le famiglie che faticano a fronteggiare gli effetti della crisi economica e che vedono aggravare le loro condizioni che vanno sempre più verso la precarietà. E’ infatti accresciuto il ricorso ai centri di ascolto Caritas e all’aiuto dei “pacchi viveri” da parte di anziani soli e soprattutto di famiglie più numerose. Sono proprio le famiglie con più figli le più esposte ad un impoverimento crescente.

Rispetto a questo contesto, i vescovi intendono sottolineare che le risposte a favore della famiglia sono state assai parziali. E’ pertanto necessario e urgente una strategia incisiva d’intervento strutturale volta al sostegno della famiglia nei suoi compiti di crescita e di cura dei figli. La crescente esposizione delle famiglie sollecita la necessità di una politica attenta a salvaguardare il potere di acquisto specialmente in materia salariale e per le pensioni minime, come pure di un effettivo e reale sostegno alle famiglie che hanno maggiori carichi. Senza dimenticare che la nostra realtà locale è afflitta dalla persistente calamità della disoccupazione, specialmente giovanile, dal problema della casa, che espongono ancora di più e in modo totale numerose famiglie. E’ necessario promuovere ogni possibile iniziativa per ridurre queste piaghe che nella nostra Isola suscitano l’angoscia di tante famiglie.

6. Una speciale attenzione i vescovi hanno riservato al fenomeno dell’immigrazione che resta uno degli ambiti critici della vita del nostro Paese e che coinvolge la nostra Isola quale punto di approdo per tante persone in cerca di migliori condizioni di vita e di lavoro. E’ infatti incessante l’arrivo di nuovi irregolari, sempre nostri fratelli, che a prezzo della vita si accostano alle nostre rive. Essi interrogano la nostra coscienza e sfidano la nostra capacità e potenzialità di accoglienza.

I vescovi, ben consapevoli della rilevanza del fenomeno, esortano ad una generale presa di coscienza e valutazione del fenomeno migratorio sul quale il Santo Padre Benedetto XVI, ci ha recentemente invitati riflettere inquadrandolo “all’interno di una visione umanistica irrinunciabile e in un contesto nel quale ciascuna delle parti interessate ha responsabilità e doveri”.

I singoli episodi di intolleranza che si registrano sul territorio nazionale non possono far dimenticare una secolare cultura dell’accoglienza e del rispetto del fratello in difficoltà. Di questa cultura la nostra Sicilia ha sempre brillato nel corso dei secoli ed anche oggi.

I vescovi pertanto rinnovano l’esortazione ai cristiani a unire il loro impegno a quello dei Responsabili della cosa pubblica e agli uomini di buona volontà per assicurare ogni possibile intervento a favore degli immigrati, con particolare attenzione ai gruppi minoritari spesso più trascurati, mentre ringraziano i sacerdoti, i religiosi e i laici che si spendono nel servizio generoso di questi fratelli in condizione di disagio con amore fraterno e senza discriminazioni, manifestando così il vero volto della Chiesa madre accogliente e maestra di umanità.

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