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Sessione autunnale 2004


COMUNICATO FINALE

Nei giorni 21-23 ottobre 2004 la Conferenza Episcopale Siciliana ha svolto la propria sessione autunnale nella sua Sede palermitana.

1. Indirizzo di omaggio al Santo Padre
In apertura di sessione i vescovi delle Chiese di Sicilia hanno ricordato con gratitudine e gioia il ventiseiesimo anniversario dell’inizio solenne del ministero pontificale del Santo Padre Giovanni Paolo II, ricorrente il 22 ottobre. A lui, spiritualmente uniti a tutti i Presbiteri e i Diaconi della Regione ecclesiastica, hanno voluto esprimere i sentimenti di filiale devozione di tutti i cattolici della Regione con un telegramma augurale, nel quale si dichiarava anche la gratitudine per l’indizione dell’ Anno dell’Eucaristia e soprattutto l’esempio di vita sacerdotale radicata nella devozione mariana che l’Augusto Pontefice continua a donare alla Chiesa intera.

2. Per una reale cultura di pace
Levando il pensiero alle gravi situazioni di conflittualità che continuano a produrre in tante parti del mondo sofferenze e morte, con particolare atroce riferimento alle stragi di bambini, ai sequestri di persone e alle esecuzioni spettacolarizzate, allo sterminio di intere popolazioni – come nel troppo spesso dimenticato Sudan –, i vescovi hanno fatto proprio l’appello del Papa a “non lasciarsi sopraffare dalla paura, che può indurre a rinunciare alla solidarietà e all’impegno per costruire la pace”. Hanno espresso ancora una volta il loro convincimento, condiviso dal resto da tutti gli uomini di buona volontà, secondo cui, pur rimanendo necessario e doveroso lo sforzo per contrastare le organizzazioni del terrore, non si possa ormai assolutamente procrastinare l’avvio di una cultura di pace profondamente radicata nelle coscienze, specialmente nei paesi più ricchi del mondo. Tale cultura di pace, se autentica e non puro frutto di esercitazioni retoriche, non potrà non concretizzarsi, su scala planetaria, in generose ed efficaci opere di solidarietà e giustizia a favore di tutti i poveri del mondo.

3. La XIII Giornata sacerdotale- mariana
Nella giornata del 22 i vescovi di Sicilia sono stati lieti di prendere parte alla XIII Giornata Sacerdotale-Mariana insieme con i circa duecentocinquanta presbiteri, diocesani e religiosi, giunti a Palermo dalle diciotto diocesi siciliane. La Giornata, che negli anni trascorsi si è svolta ordinariamente in primavera, era stata a suo tempo spostata a questa data per farla coincidere con la settimana dedicata alla celebrazione del 150° anniversario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria. Il raduno dei vescovi con i presbiteri ha avuto luogo nella chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli alla Gancia, retta dai Frati Minori. Qui il rev. P. Antonio Cantalamessa OFM, Predicatore della Casa Pontificia, ha tenuto la riflessione spirituale. Quindi i convenuti si sono recati processionalmente alla basilica di San Francesco, retta dai Francescani Conventuali, dove è stata concelebrata la S. Messa votiva dell’Immacolata. Anche da quest’ultima solenne assise si è voluto sottolineare con sentito pensiero orante la felice coincidenza dell’anniversario dell’inizio del ministero papale di Giovanni Paolo II.

4. I problemi della Scuola dell’infanzia in Sicilia
I vescovi hanno manifestato viva riconoscenza alle numerose scuole dell’infanzia d’ispirazione cristiana esistenti in Sicilia per il loro prezioso servizio educativo ed ecclesiale. Hanno denunciato nel contempo che, sebbene molte di esse abbiano ricevuto il formale riconoscimento di “scuola paritaria”, analogamente alla quasi totalità delle scuole omologhe del resto d’Italia, esse appaiono nel complesso maggiormente penalizzate rispetto a queste ultime sia dalla lunghezza dei tempi burocratici occorrenti per tale riconoscimento sia, e ancor più, dai ritardi che si registrano per le erogazioni dei contributi e dalle inevitabili difficoltà amministrative imputabili agli stessi ritardi.

5. Prossimo documento pastorale sul tema ecologico
I vescovi di Sicilia hanno preso in esame la bozza di un documento su “ Salvaguardia del creato e lavoro in Sicilia” presentata dal Centro Regionale per la “Pastorale dei Problemi Sociali e del Lavoro, Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato”. Essi si sono detti d’accordo sull’opportunità dello studio, da tempo avviato dal suddetto Centro su incoraggiamento della stessa Conferenza, e si sono espressi favorevolmente sulla reale possibilità che un eventuale documento sulla materia indicata ha di offrire un buon contributo di riflessione valido non solo per le scelte pastorali delle Chiese siciliane ma anche per ogni persona che abbia sinceramente a cuore il tema ecologico. Hanno pertanto incoraggiato gli estensori della bozza a completare l’opera in vista della sua pubblicazione.

6. Sul futuro dei Patronati pubblici
Poiché alcuni organi di stampa hanno ritenuto di intravedere nella discussione sulla finanziaria 2005, attualmente in corso presso i competenti organi legislativi, l’eventualità di un ridimensionamento, o addirittura della soppressione, del fondo fino ad ora destinato al sovvenzionamento dei Patronati pubblici, i vescovi hanno fatto propria la preoccupazione da più parti manifestata nei confronti di tale ipotesi. E’ noto infatti come detti Patronati abbiano costituito finora in Italia una delle forme più avanzate di servizio sociale. Venendo meno la presenza, capillarmente dislocata sul territorio nazionale, è del tutto verosimile che specialmente i cittadini più deboli, come gli anziani, i disoccupati, i malati o infortunati, o quelli residenti in comuni e frazioni marginali o isolate verrebbero a soffrirne quanto all’esercizio dei diritti garantiti dello stato sociale. Per tutte queste categorie di cittadini ( alle quali si dovrebbero aggiungere i nostri emigrati, che in tutto il mondo sono a tutt’oggi assistiti gratuitamente dai Patronati per ogni loro necessità amministrativa sia nei riguardi del paese ospitante che dell’Italia stessa) si aprirebbe come unica prospettiva quella di dover ricorrere o alle prestazioni di faccendieri poco affidabili sul piano della competenza o della moralità o alla consulenza di studi legali verosimilmente inaccessibili sotto il profilo geografico o economico.

7. Sulla formazione permanente del Clero di Sicilia
I vescovi hanno ascoltato con compiacimento la relazione dei lavori svolti dalla rinnovata Commissione Presbiterale Siciliana al suo primo anno di lavoro. Si sono soffermati in particolare sulla revisione, felicemente avviata, del progetto di formazione permanente dei sacerdoti e dei diaconi siciliani ad essa affidato per quanto compete il suo livello regionale. Nel cogliere ancora una volta l’occasione per esprimere un sentito apprezzamento per l’alto profilo dell’attività formativa svolta fino allo scorso anno dal precedente Direttore del Centro Madre del Buon Pastore, mons. Mario Russotto, divenuto nel frattempo vescovo di Caltanissetta, i vescovi hanno auspicato che tale attività riprenda presto nelle forme nuove che la Commissione Presbiterale Siciliana intende mettere in cantiere.

Palermo, 26 ottobre 2004

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