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Sessione autunnale 2001

COMUNICATO FINALE

    La Conferenza Episcopale Siciliana (C.E.Si.) si è riunita nella propria sede in Palermo nei giorni 4-6 ottobre 2001. I lavori sono stati presieduti dall’Arcivescovo di Palermo, Card. Salvatore De Giorgi, il quale ha informato i confratelli circa la recente riunione del Consiglio Permanente della C.E.I. (Roma 24-27 settembre u.s.).

1. I Vescovi di Sicilia condividono i sentimenti di solidarietà al popolo americano così duramente colpito dal terrorismo internazionale ed invitano le comunità ecclesiali siciliane ad intensificare la preghiera perché il Signore ispiri ai Governanti lungimirante saggezza e grande coraggio nel combattere la violenza, assicurare la pace e risolvere le ingiustizie presenti in tanti Paesi del terzo mondo.

    Essi esprimono pure fraterna solidarietà nei riguardi di S.E. Monsignor Salvatore Nicolosi, Vescovo Emerito di Noto, raggiunto da una sentenza di condanna a conclusione del primo grado del processo sul crollo della Cattedrale di Noto. La C.E.Si. condivide i sentimenti manifestati dalla diocesi netina verso Monsignor Nicolosi, come pure l’auspicio «che le successive fasi del giudizio consentiranno di ristabilire la verità e di scagionarlo da ogni accusa».

2. I Vescovi hanno esaminato la bozza del documento sul IV Convegno delle Chiese di Sicilia (Acireale 20-24 marzo u.s.). Alla luce della Lettera Apostolica Novo Millennio Ineunte e degli Orientamenti dell’Episcopato Italiano “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”, le Comunità ecclesiali dell’Isola sono invitate anzitutto a prendere coscienza dell’importanza del Convegno stesso. Esso, infatti, si pone, unitamente ai tre che l’hanno preceduto, come pietra miliare nel loro comune itinerario dal dopo Concilio ad oggi.

    Coinvolgendo pienamente i fedeli laici e nel rispetto della loro specifica vocazione, i Vescovi li invitano a crescere nella spiritualità della comunione, fortemente sollecitata dal Papa nella Novo Millennio Ineunte, al fine di affrontare le sfide che il cambiamento epocale pone alle nostre Chiese. Saranno predisposti tutti gli strumenti idonei a favorire una più matura consapevolezza e la formazione, quanto più diffuse, e con particolare attenzione nei riguardi degli operatori pastorali.

3. Il periodo autunnale segna la ripresa delle normali attività dopo le ferie estive. I Vescovi rivolgono un fervido augurio a tutte le famiglie, agli alunni, ai lavoratori perché la loro vita e le loro attività si svolgano nella serenità e nella soddisfazione di poter dare un valido contributo all’autentica crescita della società.

    Un particolare pensiero i Vescovi lo riservano alle tante persone che si impegnano nelle attività ecclesiali, e soprattutto ai sacerdoti e ai diaconi dell’Isola per la cui formazione permanente già funziona con buoni risultati il Centro regionale “Madre del Buon Pastore”. Al riguardo, sono stati presentati ai Vescovi i due volumi che raccolgono i più significativi contributi offerti ai sacerdoti e ai diaconi nei corsi finora tenuti.

    I Vescovi rivolgono pure un augurio paterno ai loro seminaristi per la cui migliore preparazione al sacerdozio essi si impegnano a favorire tutte le possibili iniziative. Tra queste rientrano il loro incontro annuale “Dialogo dei Seminari di Sicilia” che si svolgerà prossimamente (26-29 c. m.) a Piazza Armerina, e il “Serra Club”. Esso prende il nome da P. Junipero Serra, missionario francescano vissuto nel 1700 in America, ed ha lo scopo di sostenere le vocazioni al sacerdozio ministeriale e alla vita religiosa. Trattandosi di un movimento laicale, i Vescovi lo segnalano alle persone che vogliono impegnarsi in questi due vitali ambiti ecclesiali, con la preghiera, l’amicizia ed ogni attività di sostegno.

4. L’Ufficio per i problemi sociali ed il lavoro, quello per la pastorale giovanile e la Caritas regionale sono da anni impegnati, in piena sintonia con i corrispondenti Uffici nazionali nel “Progetto Policoro”.

    Attraverso appositi corsi, è stata favorita la formazione di giovani siciliani alla cooperazione ed alla imprenditorialità. Inoltre, sono sorte alcune cooperativo giovanili e sono stati formati in 11 diocesi alcuni giovani per la gestione di sportelli “informa-lavoro” a servizio dei loro coetanei. Sono stati pure curati opportuni rapporti di reciprocità con la Regione Piemonte, dove si sono già recati i responsabili del “Progetto Policoro” con 15 giovani siciliani. Prossimamente verrà in Sicilia un gruppo di giovani piemontesi per approfondire la loro conoscenza della realtà siciliana.

5. Il “Progetto Policoro” è condotto in totale armonia con la missione della Chiesa, e quindi ai giovani sono state offerte occasioni per approfondire, vivere e testimoniare la loro fede.

    Identico stile ecclesiale sarà seguito nella partecipazione delle diocesi e degli Istituti religiosi della Sicilia ai vari progetti che saranno affidati con le risorse di “Agenda 2000”. Particolare attenzione sarà riservata, in tale contesto, alla conservazione e alla fruizione dei beni culturali ecclesiastici dell’Isola. Essi costituiscono un patrimonio artistico particolarmente ricco e voluto dalla fede dei nostri padri, e che oggi i cristiani siciliani sono chiamati a valorizzare anche come strumenti di evangelizzazione e di catechesi.

6. Il “Progetto Policoro” e l’attuazione delle possibilità offerte da “Agenda 2000” possono contribuire ad alleviare i pesanti effetti della disoccupazione, e specialmente di quella che colpisce i giovani siciliani, bloccando “l’esodo dei cervelli” che sembra aggravarsi in questi ultimi anni.

    Nel Comunicato del recente Consiglio Permanente della CEI, i Vescovi italiani auspicano che «maggioranza ed opposizione, nella diversità dei ruoli, possano contribuire ad affrontare con lungimiranza e concretezza i problemi di maggior rilievo di cui soffre il Paese». Tra questi sono evidenziati «la centralità dell’economia con i temi connessi del lavoro e dell’occupazione, in prossimità dell’introduzione della moneta unica, e lo sviluppo del Meridione».

    I Vescovi di Sicilia, mentre invitano le Autorità nazionali a tener conto di questi problemi, rivolgono ai deputati regionali recentemente eletti e alla nuova Giunta di governo un pressante invito affinché vogliano far buon uso della stabilità venutasi a creare in campo istituzionale. È necessario predisporre, subito e senza alcun rinvio, tutte le iniziative legislative ed amministrative che affrontino davvero e con tangibili risultati positivi gli annosi problemi che affliggono la nostra Isola.

    Oltre alla suddetta realtà della disoccupazione, i Vescovi desiderano attirare l’attenzione dei Responsabili regionali anche verso gli ambiti della sanità e dell’agricoltura, come pure verso la situazione scolastica in genere, e particolarmente quella degli istituti privati che in Sicilia risultano penalizzati rispetto a quelli oltre lo Stretto.

    I problemi sono tanti e non possono essere trascurate le ricadute in campo regionale della situazione nazionale e mondiale. Al riguardo, i Vescovi desiderano assicurare alle Autorità regionali leale e costruttiva collaborazione, nel pieno rispetto delle reciproche competenze e con rinnovata fedeltà al Vangelo che li obbliga a privilegiare i poveri, gli svantaggiati e gli emarginati di ogni genere.

    I Vescovi, infine, invocano l’aiuto del Signore su quanti intraprendono o continuano il loro servizio pubblico ed augurano loro di dedicarsi generosamente al bene comune e di poter avere la soddisfazione di mantenere gli impegni assunti con gli elettori.

Palermo, 11 ottobre 2001

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