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VOCAZIONI: AL VIA IL 4° PERCORSO PER ANIMATORI

A presentare i lavori della 4° edizione del PAV, il Percorso per animatori vocazionali, è stato don Giuseppe Licciardi, direttore del Centro regionale per le Vocazioni della Conferenza Episcopale Siciliana. “Dopo don Pino Puglisi, Francesco Spoto e Marianna Amico Roxas, la quarta edizione del PAV si occupa del tema “Vocazioni e santità: io sono una missione” e sceglie come figura di riferimento quella del giudice canicattinese Rosario Livatino.

La 4° edizione del PAV, il Percorso per animatori vocazionali, in corso di svolgimento ad Agrigento, si è aperta con una preghiera per chi è rimasto vittima del terremoto. “La vocazione alla vita eterna appartiene alla struttura stessa della vocazione umana”, ha detto il vescovo di Trapani mons. Pietro Maria Fragnelli, delegato per le Vocazioni.
A presentare i lavori è stato don Giuseppe Licciardi, direttore del Centro regionale per le Vocazioni della Conferenza Episcopale Siciliana. “Dopo don Pino Puglisi, Francesco Spoto e Marianna Amico Roxas, la quarta edizione del PAV si occupa del tema “Vocazioni e santità: io sono una missione” e sceglie come figura di riferimento Rosso ario Livatino, martire di giustizia e di dedizione a Dio da conoscere a da approfondire per averlo come esempio – ha detto il sacerdote -, da cercare e da interrogare per averlo come intercessore e aiuto, da amare con amore di amicizia per entrarci in comunione e vivere così una esperienza piena di Chiesa, grazie alla communio sanctorum. I sanri non possono essere ridotti a tema e la loro vita non può essere imprigionata dallo schema delle idee e delle motivazioni, seppure si tratti di ideali, occorre fare il salto della fede, che la communio sanctorum permette, per entrare in una relazione di amicizia con i santi, per vivere con loro, condividere la speranza e la fede e la carità, cioè il legame vivo e vitale con il Risorto e con il prossimo”.
“Identità e missione” è il sottotitolo proposto ai sacerdoti arrivati da tutte le diocesi della Sicilia, ai diaconi, ai consacrati e alle consacrate, ai seminaristi e ai novizi, alle coppie di sposi, ai giovani, agli educatori e ai catechisti ai quali il convegno è destinato. Tutti vivranno la partecipazione attiva agli ateliers, ascolto profondo della scrittura, condivisione dell’Eucaristia, ascolto delle meditazioni e confronto con i relatori. “Chiamati insomma a partecipare da protagonisti nell’esperienza – dice don Licciardi – e ad avere un vero spirito di condivisione, vera esperienza di crescita comune”. “Perché – ha aggiunto mons. Pietro Maria Fragnelli – alla fine del nostro percorso, ci ritroviamo tutti con un rinnovato desiderio di conoscere Dio e farlo conoscere”. [01]
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