VENITE … E RIMASERO
“Tutto parte alla narrazione di un incontro formidabile, quello con Cristo Gesù.
Quello che abbiamo visto, udito, toccato del Verbo della vita lo annunziamo a voi. Poi le definizioni. Umane, ovviamente, perché come poter definire Dio?
DIO È LUCE: questo è il messaggio che abbiamo udito da Lui e che noi vi annunziamo; Dio è luce e in Lui non c’è tenebra alcune. Il brano che abbiamo ascoltato sul peccato rientra in questa grande definizione. Se diciamo di essere in comunione con Lui e camminiamo nelle tenebre siamo bugiardi.
DIO È PADRE. È Lui che ha amato noi e ha mandato il suo figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Il verbo generare è attribuito continuamente al Padre: chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in Lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio.
DIO È AMORE: amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio, e chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. Da questo nasce l’incompatibilità con l’odio per i fratelli.
I destinatari di questa lettera, se così si può dire, vengono descritti all’inizio del 2° capitolo: scrivo a voi padri, scrivo a voi figli, scrivo a voi giovani.
Anche il Vangelo parla di un incontro:
DOVE ABITI: venite … e rimasero
RIMANERE è la vocazione di ogni uomo: stare in Dio.
Vogliamo cogliere il dinamismo della Parola e provare a calarlo in questo nostro incontrarci?
ANDARE ALLA SORGENTE: venite … Senza di Lui tutto diventa impossibile
UDIRE, VEDERE, TOCCARE, RIMANERE: sono verbi che vanno alla sostanza della fede per i genitori, catechisti, comunità
RACCONTARE: ciò che ti cambia la vita e ti riempie di gioia, di senso
INDICARE: bellissima la figura di Giovanni
CONTAGIARE: abbiamo trovato il Signore!”.
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