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Studio Teologico San Paolo

Presentazione
 
L’Annuario di questo nuovo anno accademico 2010-2011 presenta delle novità radicali rispetto agli Annuari degli anni precedenti. Ed è per questo che si è ritenuta opportuna una breve presentazione, diversamente dalla prassi abituale.
L’anno accademico 2009-2010 si è chiuso con il rinnovo dell’Aggregazione dello Studio Teologico S. Paolo alla Facoltà Teologica di Sicilia: il decreto è datato 31 maggio 2010. È la quarta volta che si verifica: la prima nel 1990 per un quinquennio, nel 1995 per un secondo quinquennio, nel 2000 per un decennio e ora per un altro decennio, secondo la prassi della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
Questo ultimo rinnovo dell’Aggregazione, diversamente dai precedenti, si presenta come un evento che segna una radicale svolta innovativa per il S. Paolo. Una svolta che, ed è doveroso notarlo, si colloca sulla scia della sua storia ormai quarantennale, ha saputo valorizzare il cammino fin qui compiuto, è stata attenta alle necessarie riforme in ambito accademico sollecitate negli anni scorsi dalle circolari della Congregazione per l’Educazione Cattolica attuative del Processo di Bologna.
È stato possibile pervenire a questo risultato grazie ad un intenso lavoro sinergico di docenti e studenti, confluito in particolare in quattro apposite Commissioni (per il I ciclo, per il II ciclo, per lo Statuto, per il Regolamento), e al confronto con il Preside della Facoltà Teologica di Palermo.
Così, con il nuovo anno accademico, lo Studio Teologico ha una nuova ratio studiorum per il I ciclo, con una più articolata ripartizione tra un biennio prevalentemente filosofico e un triennio esclusivamente teologico; una nuova ratio studiorum per il II ciclo, per la Licenza in Teologia con due indirizzi: in Teologia morale e in Teologia spirituale; uno Statuto opportunamente aggiornato; e, finalmente, il primo Regolamento, comprensivo di tutte le norme sparse e di quelle affidate più alla buona prassi che ad una codificazione precisa, approvato, come ovvio, ad experimentum per un anno. Tanto ai corsi del I ciclo che a quelli del II ciclo sono stati attribuiti congrui crediti, secondo il calcolo degli ects (European credits transfer system), in sintonia con le indicazioni della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
Va da sé che l’introduzione della nuova ratio per il I ciclo entra in vigore a scivolo e sarà a pieno regime dall’anno accademico 2014-2015. Cosicché, per alcuni anni bisognerà mantenere due ratio: al nuovo ordinamento faranno riferimento coloro che si immatricolano in questo anno accademico; mentre, il percorso di studio degli studenti dal secondo al quinto anno continuerà secondo il vecchio ordinamento.
Più semplice e senza alcuna penalizzazione per gli studenti si è presentata l’introduzione della ratio del II ciclo. Il precedente ordinamento prevedeva una specializzazione in Teologia morale ripartita in tre Dipartimenti: Matrimonio e famiglia, Spiritualità, Problemi socio-politici; Dipartimento, quest’ultimo, ormai da molti anni non più attivato per mancanza di studenti: indice di mutate sensibilità ecclesiali? Il nuovo ordinamento permette agevolmente di completare il percorso di studio agli studenti già iscritti e presenta un’offerta formativa meglio delineata e più rispondente alle richieste che provengono dalle diverse realtà ecclesiali. È possibile, ora, abilitare alla ricerca scientifica e all’insegnamento e qualificare la riflessione su tematiche morali, inerenti la bioetica, il matrimonio e la famiglia, e su tematiche spirituali, per la formazione di coloro che esercitano il ministero di guida e di accompagnamento nella comunità ecclesiale.
L’Annuario si presenta, di conseguenza, come lo strumento-guida per studenti e docenti ma soprattutto consegna alle nostre Chiese, oltre che alle altre istituzioni accademiche, la rinnovata fisionomia dello Studio Teologico S. Paolo: presenza ancor più impegnata a prestare il servizio che gli è affidato dalla Chiesa e a dare un qualificato apporto di ricerca e di docenza rispondente alle sfide del tempo che ci è dato da vivere.
Gaetano Zito
Preside
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