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PAV 2017. “GIOVANI, FEDE, DISCERNIMENTO, VOCAZIONE… OVVERO SANTITA’”

“Ritengo che non ci sia impegno ecclesiale più bello che aiutare gli altri a fare la bella esperienza di considerarsi raggiunti da un amore che ci precede e ci accompagna sempre e che, proprio per questo, ci rende destinatari di una ‘elezione’ da parte di Dio, una vera e propria esperienza di amorevole ’predilezione’ divina. Veniamo scelti, infatti, perché siamo amati e in quanto scelti e amati ci scopriamo nello stesso tempo da Dio prediletti”. Così don Enzo Smriglio, assistente regionale unitario di Azione Cattolica, nel celebrare la messa nel primo giorno del Percorso per animatori nella Pastorale vocazionale e giovanile (Baida, 28 – 30 agosto 2017). Nell’Azione Cattolica è, infatti, fiorita la vocazione di Pina Suriano, testimone scelto per la 5° edizione del Pav, nel 150° della nascita della stessa associazione. “La grande famiglia dell’AC – ha detto don Smriglio – è, nelle comunità, una palestra nella quale laici di ogni condizione, uomini e donne, giovani e bambini, accompagnati da generosi educatori e zelanti sacerdoti assistenti, hanno cercato di corrispondere, con tutta la loro vita, all’amore di Dio riconoscendosi loro stessi come ‘fratelli amati da Dio’ e sperimentando l’immensa gioia che deriva dalla consapevolezza di essere ‘stati scelti’”.
Parlando di santità, guardando verso Pina Suriano, la sua vocazione laicale e la sua capacità di rispondere con gioiosa generosità alla chiamata alla santità, don Enzo ha operato una sintesi: “Le parole sulle quali il Papa ci chiede di fermarci a riflettere, “Giovani, fede, discernimento, vocazione si possono racchiudere in una soltanto: santità. Infatti, la santità – ha concluso – altro non è che una esperienza di fede pienamente vissuta, un discernimento concretamente attuato e una vocazione gioiosamente realizzata”. [01]
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