PAV 2016. “IL RENDERE GUISTIZIA È DEDIZIONE DI SE’ A DIO… ALLA LUCE DELLA TESTIMONIANZA DI ROSARIO LIVATINO”
Il percorso dei laboratori alla luce della testimonianza di Rosario Livatino, così come don Vito Impellizzeri lo ha presentato ai partecipanti al 4° Percorso per animatori vocazioni in corso di svolgimento ad Agrigento, è una “esperienza che possiamo condividere: la Communio sanctorum”. Presentando gli atelier, don Impellizzeri ha proposto “una grammatica teologica meridiana con cui propone una conversione di mentalità” che si sviluppa in quattro punti: il riscatto, il per chi, la reciprocità tra giustizia e misericordia, il discernimento come arte e come intelligenza del tempo.
Il percorso dei laboratori alla luce della testimonianza di Rosario Livatino, così come don Vito Impellizzeri lo ha presentato ai partecipanti al 4° Percorso per animatori vocazioni in corso di svolgimento ad Agrigento, è una “esperienza che possiamo condividere: la Communio sanctorum”. Presentando gli atelier, don Impellizzeri ha proposto “una grammatica teologica meridiana con cui propone una conversione di mentalità” che si sviluppa in quattro punti: il riscatto, il per chi, la reciprocità tra giustizia e misericordia, il discernimento come arte e come intelligenza del tempo.
Don Impellizzeri indica “il riscatto della dignità della coscienza e del popolo, alternativa alla mentalità dello scarto e alla schiavitù del potere: la fatica siciliana del bene comune come un fatto personale e di coscienza. Occorre porsi accanto alle vittime per imparare a dire, per la carne comune e per la solidarietà come opera, che ‘mi interessa’, ‘sono anche fatti miei’, perché ‘lui è mio fratello’”.
E ancora “il per chi e non solo il perché – ha detto il sacerdote docenti di Teologia dogmatica presso la Facoltà teologica di Sicilia – è via per la costruzione dell’identità-missione negli accompagnamenti vocazionali. E questo per superare la radicata cultura della rassegnazione e della sistemazione e ridare alla vita stessa la profondità della vocazione – missione e alla storia concreta di Gesù di Nazareth dei vangeli la autentica e concreta volontà di Dio, senza cedere a miti, ideologie e predestinazioni”.
All’attenzione dei partecipanti al Convegno organizzato dal Centro regionale per la Vocazioni anche “la reciprocità tra giustizia e misericordia nell’anno straordinario dedicato proprio alla misericordia. È tempo di Dio che si viva la Communio sanctorum con il giudice – martire siciliano – ha detto don Vito Impellizzeri – proprio nell’anno della misericordia. Questo ci dona dall’alto che la misericordia e la giustizia si richiamano a vicenda e la prima è compimento della seconda e la forma più alta di giustizia”.
Infine, per “il discernimento come arte e come intelligenza del tempo, superiore allo spazio”, il teologo siciliano ha evidenziato che “è questo il principio portato dappertutto da Francesco: si tratta di vivere con il tempo la triplice dimensione di libertà (occasione favorevole), di fede e preghiera (memoriale) e di carità (prossimo). Il tempo si fa grazia, verità e carità. È necessaria una logica del servizio e dell’umiltà. Il mio tempo – ha concluso – è il mio prossimo”.
I laboratori proposti sono quattro:
1.“Io non ho paura”. Protagonisti del proprio futuro, tra rischi e fiducie
2.“Porsi nella prospettiva di Dio”. Sorpresi da un incontro, tra ricerca e risposta
3.“Sub tutela Dei”. Grati per il dono, tra fallimenti e riscatti
4.“Costruttori del Regno”. Coprotagonisti in Sicilia, tra coraggio e pazienza
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