“Occorre fare un cammino dentro di sé: lo hanno fatto tutti i grandi! Hanno mangiato polvere, hanno camminato un cammino verso di sé. Questo è il segreto – ha detto il vescovo mons. Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta, aprendo la seconda giornata del Percorso per animatori vocazionali -. Occorre stare, stare con Gesù, alla sua presenza, ed essere presenti con due ‘eccomi’, uno a Dio, l’altro ai fratelli”. L’invito del presule è all’“offerta e dono”, in un annuncio che “non sia proclamazione, ma contagio. Perché – ha spiegato - Dio seduce, affascinando. Se ci lasceremo sedurre da Lui si distenderanno le pieghe del nostro animo. Allora sarà gioia, una gioia vera, piena e tale da far dire a noi e a chi incontreremo che davvero ne vale la pena”.
“Siamo troppo tesi verso l’esterno, anche nell’organizzazione delle nostre cose. Siamo schiavi della velocità, dell’incisività, dell’efficienza. Quante volte chiediamo: ‘Quanti eravate?’. Bisogna invece guardare all’essenziale: abbiamo bisogno del respiro di Dio”. La riflessione e il saluto di mons. Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta, ha aperto la seconda giornata del 3° Percorso per animatori vocazionali (Caltanissetta, 27 – 29 agosto 2015) organizzato dal Centro regionale per le Vocazioni. “Occorre fare un cammino dentro di sé: lo hanno fatto tutti i grandi! Hanno mangiato polvere, hanno camminato un cammino verso di sé. Questo è il segreto – ha detto il vescovo -.Occorre stare, stare con Gesù, alla sua presenza, ed essere presenti con due ‘eccomi’, uno a Dio, l’altro ai fratelli”. L’invito del presule è all’“offerta e dono”, in un annuncio che “non sia proclamazione, ma contagio. Perché – ha spiegato – Dio seduce, affascinando. Se ci lasceremo sedurre da Lui si distenderanno le pieghe del nostro animo. Allora sarà gioia, una gioia vera, piena e tale da far dire a noi e a chi incontreremo che davvero ne vale la pena”.
Prima dell’inizio dei lavori, per quanti sono preposti alla promozione delle vocazioni e all’accompagnamento spirituale, anche un’application musical, a cura di don Davide Chirco. Due i brani musicali proposti: “Fatti avanti amore” di Nek e “Non è vero che l’amore cambia il mondo” di Marco Masini. “Notiamo la differenza e la particolare profondità di due brani musicali piuttosto recenti con due diverse opinioni riguardo allʼamore. Analizzandoli – ha detto il giovane sacerdote di Mazara del Vallo – da alcuni punti di vista, chiediamoci: cosʼeʼ lʼamore? “Amore” e “dono di sé” sono sinonimi? Perché molti pensano che non valga la pena né amare, né donarsi? Siamo davvero fatti per amare? È vero che lʼamore può cambiare il mondo o si tratta di unʼutopia?”. [01]
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Il Giubileo è sostanzialmente un dono che parte dall’iniziativa salvifica di Dio per il suo popolo e si traduce in «Anno di misericordia», in «Anno di grazia». È un prolungato e intenso invito alla santità, un a...
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