Il giorno dopo l'elezione a Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, mons. Salvatore Gristina ha incontrato gli operatori della comunicazione e ha risposto alle loro domande.
Il giorno dopo l’elezione a Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, mons. Salvatore Gristina ha incontrato gli operatori della comunicazione e ha risposto alle loro domande. Il presule ha rivolto un pensiero a chi lo ha preceduto, soffermandosi in modo particolare sulla figura del card. Salvatore Pappalardo. “La consapevolezza della comunione tra le diocesi che da allora è maturata è un cammino importante che non si interrompe. Nel pieno rispetto della singolarità e dell’autonomia delle Chiese particolari – ha aggiunto mons. Gristina -, la Conferenza è, nel suo stile ecclesiale, voce di sostegno e vicinanza a chi è più debole. Ci auguriamo di trovare retta comprensione e ascolto del nostro contributo al bene comune”. Nel quinquennio in cui la Chiesa che è in Sicilia riflette sull'”Esodo della famiglia nel tempo della crisi”, il Presidente della CESi ha aggiunto: “Pensiamo alle famiglie e alle loro difficoltà, all’emigrazione forzata dei nostri giovani, a chi non ha un lavoro, agli ammalati: vogliamo che la nostra amata Regione possa vivere giorni più sereni. Sono tutte problematiche che stanno a cuore anche alle istituzioni preposte a promuovere il bene comune; noi, come Chiesa, diamo quel di più che viene dalla luce del Vangelo, dalla tradizione e da ciò che la Chiesa ha saputo fare e realizzare fino ad ora. Soprattutto, poi, dalla capacità delle Chiese locali di sintonizzarsi con il sentire della gente”.
Nel corso della conferenza stampa, alla quale ha preso parte anche mons. Carmelo Cuttitta, Segretario della Conferenza Episcopale Siciliana, sono stati affrontati diversi temi: dalle emergenze che la Sicilia vive in questo particolare momento storico all’annosa questione mafiosa, dall’immigrazione alla pietà popolare.
La conferenza stampa è stata trasmessa instreamingsul sito delle Chiese di Sicilia. [01]
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