MESSINA. L’INGRESSO DELL’ARCIVESCOVO GIOVANNI ACCOLLA
Con la celebrazione del solenne pontificale di insediamento, mons. Giovanni Accolla inizia il suo ministero episcopale nella diocesi di Messina, Lipari, Santa Lucia del Mela.
“Una Chiesa che non scopre e non valorizza la propria vocazione profetica al servizio è una Chiesa che rischia un’amarissima esperienza di infedeltà che dà scandalo. Il rinvigorimento della Chiesa di Messina – Lipari – S. Lucia del Mela passa attraverso una severa ed umile revisione di vita, nella mitezza e nella docilità alla chiamata del Signore”. Così l’arcivescovo mons. Giovanni Accolla, nel corso dell’omelia pronunciata durante il pontificale che ha sancito il suo ingresso in diocesi, sabato 7 dicembre 2017. Parlando ai fedeli presenti e al clero tutto riuniti nella Cattedrale di Messina, mons. Accolla ha parlato di “una Chiesa ‘serva di Jahvè’, con il coraggio di una santa inquietudine, meno formale e più pronta a sbracciarsi per servire coloro che stanno nelle varie periferie geografiche: fisiche ed esistenziali. Una chiesa con sentimenti di umiltà, disinteressata e testimoniante la gioia della comunione con Dio. Una Chiesa che si lasci inquietare sempre dalla domanda che Gesù rivolge ai suoi discepoli: “ Voi chi dite che io sia?” (Mt.16,15). Abbiamo urgente bisogno – ha detto il presule – di rivelare, con la nostra testimonianza di vita, la nostra professione di fede, che Gesù è ‘il Cristo, il Figlio del Dio vivente’, che Gesù è il Salvatore e il Redentore; la gente ha bisogno di rigenerarsi alla fiducia, alla speranza”.
Neanche la neve caduta copiosa sulla città dello Stretto, ha fermato i fedeli giunti da tutta la diocesi, con mezzi propri ma anche a bordo di 23 pullman. Diversi i fedeli dell’arcidiocesi di Siracusa, Chiesa di provenienza di mons. Accolla, che hanno voluto essere presenti.
Una cerimonia solenne ed affettuosa, primo incontro ufficiale tra il presule e il popolo che gli è stato affidato. Un ritrovarsi insieme nel pregare Dio e nell’affidarsi alle cure amorevoli della Madonna della Lettera, patrona di Messina e della diocesi, nei segni rituali con i quali il vescovo assume la guida della Chiesa locale, ma anche nella gioiosa accoglienza di un pastore da tempo atteso.
Il pontificale è stato presieduto da mons. Accolla, affiancato da mons. Luigi Modello, arcivescovo emerito di Reggio Calabria, e da mons. Benigno Luigi Papa, che ha guidato la diocesi come amministratore apostolico. All’inizio della celebrazione il passaggio di consegne tra mons. Papa e il vescovo, l’intronizzazione e il saluto simbolico dei rappresentanti della Chiesa messinese.
Nell’intervento, l’arcivescovo ha aggiunto: “Il Santo Padre, nel discorso al V convegno della Chiesa italiana a Firenze nel novembre del 2015, a proposito dei compiti dei vescovi, si rivolgeva all’assemblea con queste parole: “Ai vescovi chiedo di essere pastori. Niente di più: pastori. Sia questa la vostra gioia: “Sono pastore”. Sarà la gente. Il vostro gregge a sostenervi …… ho pensato che oltre la preghiera, quello che fa stare in piedi un vescovo, è la sua gente”. Avendo incontrato il Santo Padre, durante l’udienza del 28 dicembre scorso, ho accolto con gioia il Suo saluto e la Sua esortazione ‘coraggio, coraggio, incontra la gente’. Insieme, ripeto insieme, riscopriamo con gioia la chiamata del Signore: vivere con fedeltà la missione ad essere suoi servi, ‘Servi di Jahvè’; umili, docili e fermi, per ristabilire la giustizia, per generare comunione, per testimoniare la presenza di Gesù “luce del mondo”, luce nuova che brilla nelle tenebre, sapendo di essere guidati per mano da Lui”. [01]
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