LAMPEDUSA. INAUGURATO IL CENTRO OPERATIVO CARITAS-MIGRANTES
"Non ho voluto che le parole che il Papa ha pronunciato a Lampedusa cadessero nel vuoto. Con il suo aiuto abbiamo voluto costruire questo centro, riferimento concreto per i migranti e per i Lampedusani": così mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione episcopale per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes della Chiesa italiana, all'indomani dell'inaugurazione del Centro operativo Caritas-Migrantes e della presentazione della road map che porterà alla creazione sull’Isola di altri due centri.
“Non ho voluto che le parole che il Papa ha pronunciato a Lampedusa cadessero nel vuoto. Con il suo aiuto abbiamo voluto costruire questo centro, riferimento concreto per i migranti e per i Lampedusani”: così mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione episcopale per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes della Chiesa italiana, all’indomani dell’inaugurazione del Centro operativo Caritas-Migrantes e della presentazione della road map che porterà alla creazione sull’Isola di altri due centri.
Il Centro inaugurato sabato 1 febbraio sarà aperto ai migranti per offrire loro beni di prima necessità e ascolto. Gli altri due, che saranno aperti – tra qualche mese – di fronte alla Casa della Fraternità incendiata nel 2011 ed oggi in via di ristrutturazione, ospiteranno una ludoteca multietnica ed uno “spazio donna” aperto sia alle donne migranti sia alle donne lampedusane, uno spazio di incontro, di dialogo. “A loro abbiamo voluto pensare in modo particolare perchè sono le più fragili, ha continuato mons. Montenegro. Spesso le donne che sbarcano sulle coste dell’isola hanno subito violenze, sono state vittime di abusi durante la traversata. Spesso vivono gravidanze indesiderate frutto di costrizioni. Al loro fianco le donne lampedusane che metteranno a disposizione capacità e competenze”.
“La presenza di Caritas e Migrantes a Lampedusa – si legge nel comunicato diffuso da Caritas Italiana – vuole essere garanzia di continuità e vicinanza alla comunità lampedusana e a tutti coloro che a vario titolo arrivano su quest’isola a partire dai migranti. Il Centro Operativo sarà, quindi, un punto di riferimento per l’intera popolazione e per le realtà istituzionali e di terzo settore impegnate nell’accoglienza. Si tratta di un presidio operativo stabile coordinato da Caritas Italiana insieme alla Fondazione Migrantes e alla Caritas agrigentina, che consentirà ad una équipe formata da operatori e volontari di tutte le Caritas e le Migrantes diocesane d’Italia di garantire un servizio di sostegno ai migranti e di supporto volontario alla macchina istituzionale dell’accoglienza oltreché di contrasto alle povertà e marginalità sociali presenti sull’isola”.
Gli operatori e i volontari, come si legge, quindi, non saranno soltanto siciliani, ma verranno da tutte le diocesi italiane, questo perchè “Lampedusa, periferia dell’Europa, non è solo un “problema” di Agrigento – ha continuato l’Arcivescovo – ma della Chiesa, dell’intera comunità cristiana chiamata ad impegnarsi a vantaggio dei più deboli, dei tanti figli di Dio che raggiungono le coste dell’Isola, chiamata ad aprire gli orizzonti, a far posto al diverso nel cuore e nella vita. Rispondiamo così all’appello del Papa che, chiedendo di gestire in modo nuovo, equo ed efficace le migrazioni, indicava come strumenti fondamentali la cooperazione e la solidarietà”.
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