“La locanda del buon Samaritano”, foresteria ristorante fondata dall’Associazione Nuova Civiltà, è una tra le tante iniziative che fa della Sicilia, una terra delle “buone prassi”.
La sua storia comincia nel 2009, quando viene istituita la Cooperativa Sociale “Progetto Lavoro Nuova Civiltà” presieduta da Alessandro Amico – Direttore dell’AssociazioneNuova Civiltà – con lo scopo di realizzare l’ambizioso obiettivo del Progetto “Amunì” che prevedeva l’inserimento occupazionale di 10 giovani a rischio, tutti provenienti da Comunità Alloggio, o da altre strutture similari presenti sul territorio, e da famiglie “a rischio” della città di San Cataldo.
Il Progetto “Amunì” – cofinanziato dalla Fondazione Vodafone Italia per un importo pari a € 300.000,00 – nasceva dall’esperienza diretta maturata negli anni da Nuova Civiltà nella gestione delle Comunità Alloggio per minori.
L’intenzione era quella di rendere i ragazzi protagonisti delle loro vite attraverso l’esperienza lavorativa, restituendo dignità e speranza in un futuro migliore. L’intenzione era quella e quella intenzione oggi è realtà concreta.
Ben dieci, infatti, sono i ragazzi e le ragazze che, provenienti dalle due Comunità Alloggio di Nuova Civiltà e da altre strutture similari, lavorano con entusiasmo nella Locanda che – si legge sul sito – sorge su uno spazio che fino al 2009 era stato occupato da una struttura fatiscente immersa nel verde, che è stata interamente ricostruita per realizzare al suo interno una foresteria/ristorante con pizzeria. L’intera zona che circonda la Locanda è stata completamente riorganizzata con la creazione di un’area attrezzata per famiglie, di un vasto parco giochi per bambini, di un’area spirituale, dei percorsi guidati nel verde e un’area ricreativa all’aperto da 700 posti.
Deliziose le pietanze, BUONE come BUONA è la carità che qui ha trovato un posto a tavola e che ripete il motto: “Mangi bene e fai del bene!”
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