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LA “LETIZIA DELL’AMORE” AL CENTRO DEL CUORE DELLA CHIESA

“L’annuncio del vangelo del matrimonio e della famiglia è un compito centrale della pastorale”. Per questo l’Ufficio regionale per la Famiglia ha ideato un appuntamento di approfondimento sull’Esortazione apostolica di Papa Francesco “Amoris Laetitia” e ha coinvolto non solo i direttori di Pastorale familiare delle diciotto diocesi dell’isola, ma anche i direttori degli altri Uffici regionali della Conferenza Episcopale Siciliana. A guidare la riflessione, domenica 2 ottobre 2016 a Caltanissetta, è stato don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale della CEI.

 

“L’annuncio del Vangelo del matrimonio e della famiglia è un compito centrale della pastorale”. Per questo l’Ufficio regionale della CESi per la Famiglia ha voluto un appuntamento di approfondimento sull’Esortazione apostolica di Papa Francesco “Amoris Laetitia” e ha coinvolto non solo i direttori di Pastorale familiare delle diciotto diocesi dell’Isola, ma anche i direttori degli altri Uffici regionali della Conferenza Episcopale Siciliana. A guidare la riflessione, domenica 2 ottobre 2016 al Seminario di Caltanissetta, è stato don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale della CEI.

“Per molti anni chi ha operato nella pastorale familiare avvertiva come un senso di solitudine nell’accompagnare i fidanzati e ancor più dopo il loro matrimonio. Era come se si avesse la sensazione di una comunità cristiana impreparata a mettere al centro della propria missione il Vangelo della famiglia. Adesso – ha detto don Gentili – non solo la famiglia è diventata un’attenzione di tutta la Chiesa, ma l’Amoris Laetitia mostra come, per rispondere alle sfide dell’attuale contesto culturale, ci si è messi alla scuola della famiglia illuminata dal Vangelo”. Diversi i punti affrontati: intanto “il bisogno di un nuovo annuncio lieto sul matrimonio” e, nello stesso tempo, di “cucire una rete sociale solida, riscoprendo che insieme si possono superare anche crisi profonde”. Sono stati riproposti ed approfonditi i tre verbi indicati dal Santo Padre per le famiglie ferite, ad indicare la via da percorrere: “accompagnare, discernere e integrare la fragilità”. Un compito che non spetta solo ai laici, ma anche ai presbiteri chiamati a “crescere con le famiglie”.  “Perché questo avvenga – ha detto il direttore  nazionale della Pastorale familiare -, occorrerà favorire, nel periodo della formazione, una migliore sinergia tra i seminaristi e belle famiglie che, nella loro fragilità, siano custodi della gioia che viene dal Vangelo”.Nell’approfondimento anche i rapporti con le famiglie di origine, l’educazione alla “sessualità nell’orizzonte del dono” e la vocazione della famiglia ad essere “la prima scuola dei valori umani, dove si impara il buon uso della libertà”. [01]

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