“I DIACONI DISCEPOLI MISSIONARI DEL VANGELO DELLA FAMIGLIA”
Circa 120 diaconi sui 450 presenti in Sicilia di 13 diocesi (non erano presenti le diocesi di Caltanissetta, Nicosia, Piazza Armerina e Siracusa) con una trentina di consorti si sono dati appuntamento presso l’Hotel President di Marsala per partecipare al Primo Convegno regionale dei diaconi delle Chiese di Sicilia. Il tema scelto dal Centro Madre del Buon Pastore per la Formazione permanente del clero, diretto da don Calogero Cerami, è “I diaconi discepoli missionari del Vangelo della Famiglia”.
Circa 120 diaconi sui 450 presenti in Sicilia di 13 diocesi (non erano presenti le diocesi di Caltanissetta, Nicosia, Piazza Armerina e Siracusa) con una trentina di consorti si sono dati appuntamento presso l’Hotel President di Marsala per partecipare al Primo Convegno regionale dei diaconi delle Chiese di Sicilia. Il tema scelto dal Centro Madre del Buon Pastore per la Formazione permanente del clero, diretto da don Calogero Cerami, era “I diaconi discepoli missionari del Vangelo della Famiglia”. Presente al convegno anche Mons. Carmelo Cuttitta, vescovo di Ragusa e delegato Cesi per il clero.
La liturgia di apertura è stata presieduta da mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, diocesi ospitante, animata dal coro diocesano diretto da Eugenia Sciacca con la partecipazione del gruppo della danza liturgica. Commentando il Vangelo delle nozze di Cana, il vescovo ha evidenziato il mistero del nascondimento di Gesù nel compiere il segno della trasformazione dell’acqua in vino. Infatti del miracolo sono investiti soltanto i servitori e di rimbalzo poi gli Apostoli. Solo costoro ne saranno consapevoli probabilmente perché Gesù non cerca alcuna gloria, ma vuole far emergere la dimensione del servizio di cui egli stesso, quale servo del Padre e dell’umanità, farà la cifra della sua missione. E il diacono può ritrovarsi perfettamente in questa icona senza entrare in concorrenza con nessuno, ma anch’egli svestendosi delle vesti e indossando il grembiule del servizio, possa lavare i piedi alla sua Chiesa.
Mons. Cuttitta, anche a nome dei vescovi di Sicilia, ha salutato gli intervenuti. Ha sottolineato l’importanza del ministero dei diaconi, specialmente quelli sposati, circa la testimonianza del Vangelo della famiglia, a seguito dell’esortazione apostolica Amoris laetitia di Papa Francesco scaturita dalla celebrazione dei due Sinodi sulla famiglia.
Don Gianluca Romano, delegato per la formazione dei diaconi di Mazara del Vallo, ha tracciato il cammino post conciliare di maturazione della comunità diocesana che ha portato alla prima ordinazione, nel 2011, di Angelo Romano, primo diacono permanente e alla nascita in diocesi di un gruppo di 12 candidati al diaconato che seguono un cammino di discernimento e di formazione. Ha poi presentato i numeri dei diaconi permanenti nel mondo sottolineando come il numero percentuale più alto di diaconi si trovi nei continenti più opulenti (Nordamerica ed Europa con circa l’82%) che nel post concilio hanno dovuto far fronte a una diminuzione crescente del numero di preti. Da qui la necessità di un riordinamento dei ministeri all’interno delle chiese che non faccia apparire il diaconato come un ministero di supplenza alla carenza del ministero presbiterale.
Don Calogero Cerami, direttore del Centro Madre del Buon Pastore, ha introdotto i lavori ripercorrendo le iniziative promosse dal Centro a partire dal 2000 espresse inizialmente dalla Festa Regionale annuale e quindi attraverso attività formative come quelle realizzate quest’anno a Messina, Nicosia e Palermo guidati da biblisti, il laboratorio di omiletica del febbraio scorso e il giubileo dei diaconi, celebrato a Roma il 29 maggio scorso. Don Calogero ha poi sottolineato alcuni passaggi dell’omelia di Papa Francesco rivolta proprio ai diaconi in quella occasione. [R]
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