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“GESÙ CRESCEVA IN SAPIENZA, ETA’ E GRAZIA? MERITO ANCHE DELLA SUA MAMMA E DEL SUO PAPÀ”

È con la preghiera che si è aperto il Convegno regionale organizzato dall’Ufficio per la Catechesi della Conferenza Episcopale Siciliana, in collaborazione con l’Ufficio per la Famiglia sul tema “Incontrare Gesù in e con la famiglia” (Enna, 15 – 17 aprile 2016). L’ha guidata mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina, che ha dato il benvenuto ai tanti catechisti, alle famiglie e ai sacerdoti che si sono ritrovati all’appuntamento. La sua riflessione sul versetto che guida i tre giorni di lavoro: “… cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini …”.

È con la preghiera che si è aperto il Convegno regionale organizzato dall’Ufficio per la Catechesi della Conferenza Episcopale Siciliana, in collaborazione con l’Ufficio per la Famiglia sul tema “Incontrare Gesù in e con la famiglia” (Enna, 15 – 17 aprile 2016). L’ha guidata mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina, che ha dato il benvenuto ai tanti catechisti, alle famiglie e ai sacerdoti che si sono ritrovati all’appuntamento. La sua riflessione sul versetto che guida i tre giorni di lavoro: “… cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini …”.
“La crescita del Bambino Gesù ha certamente avuto impulso dalla famiglia in cui viveva, così come avviene ed è avvenuto per ogni bambino, in ogni tempo. Alla luce di ciò che sappiamo della sua mamma e del suo papà, di queste due figure, capiamo perché Luca, nel suo Vangelo, si sofferma sull’umanità di Gesù che ‘cresceva in sapienza, età e grazia’. Giuseppe era uomo giusto – ha detto mons. Gisana -, timorato del Signore. Per certi versi è un uomo sapiente, ricco di quella sapienza che viene da Dio e il cui fondamento è il timore del Signore. Come realmente è avvenuta questa umanità di Gesù, così la sua umanità, come per tutti i figli, partecipa della formazione dei propri genitori: noi siamo quelli che hanno voluto i  nostri genitori! È accaduto certamente anche per Gesù. La sua sapienza, nella sua crescita, è qualcosa che Gesù ha sentito a partire dal proprio papà: non è qualcosa di astratto, di generico. È un dono che viene dall’alto, ma che coinvolge le nostre relazioni, il nostro modo di vivere, le decisioni da prendere. E che dire della capacità di ritrattazione che ha avuto? Quanto ognuno per ognuno di noi, soprattutto i genitori, c’è da imparare!”.
Continuando la sua riflessione, il vescovo di Piazza Armerina si è soffermato su Maria, “presente nel Vangelo con il suo ‘Ecco la serva del Signore, sia fatto di me quello che Lui vuole’”. Gesù cresceva in grazia davanti a Dio e davanti agli uomini. Dio si compiace di Lui – ha proseguito il presule – non solo per quello che Lui è, ma anche per la trasmissione della fede da Maria a Gesù. La grazia in cui cresce Gesù non è diversa da quella della ‘piena di grazia’ che dice eccomi. È innegabile – per mons. Gisana – una forma di catechesi familiare: Maria insegnava a Gesù ad essere servo di Dio. Ma la grazia era anche presso gli uomini: quando Gesù racconta una parabola sul modo in cui si deve servire Dio Padre, la parabola dei servitori che il padrone troverà al loro posto e che saranno serviti  poi da lui, noi capiamo: lui è stato servo di Dio e servo degli uomini. Ha incontrato i malati, i peccatori, gli ultimi. Era consapevole che nonostante la sua condizione di Verbo incarnato, lui doveva essere servo di Dio e degli uomini. Da chi lo ha imparato? Dai suoi genitori, soprattutto dalla sua stessa madre”. [01]
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