FESTA DIACONI E FAMIGLIE: “ACCOMPAGNARE, DISCERNERE E INTEGRARE LE FRAGILITA'”
Dopo aver vissuto insieme ai diaconi delle Chiese di Sicilia l’esperienza del Convegno regionale a Marsala-Mazara del Vallo (1-3 luglio 2016) dal titolo: “I diaconi discepoli missionari del vangelo della famiglia”, e dopo aver ricevuto dai vescovi dell’isola gli Orientamenti pastorali secondo le indicazioni del cap. VIII di Amoris Laetitia, domenica 2 luglio 2017 ci ritroveremo a Catania per la XVI Festa Regionale dei diaconi insieme alle famiglie per ascoltare la relazione del prof. Tonino Cantelmi, diacono della Chiesa di Roma, psichiatra e psicoterapeuta, docente presso la Pontificia Università Gregoriana e autore di diversi pubblicazioni, dal titolo: “Accompagnare, discernere e integrare le fragilità”. Saranno presenti circa 250 diaconi insieme alle loro famiglie provenienti dalle diverse diocesi dell’isola.
I vescovi di Sicilia riconoscono l’urgenza di seguire percorsi nuovi che tengano conto delle dolorose ferite che uomini e donne battezzati vivono ogni giorno. Per questo chiedono a presbiteri e laici impegnati nel sostenere il cammino di persone che vivono situazioni di fragilità, un responsabile discernimento. Sintetizzano e ripropongono i cinque criteri che il cap. VIII di Amoris Laetitia offre per individuare il cammino umano, spirituale e pastorale necessario a ogni discernimento:
1.la gradualità nella pastorale (AL 293 – 295);
2.il discernimento delle situazioni dette “irregolari” (AL 296 -300);
3.le circostanze attenuanti nel discernimento pastorale (AL 301 -303);
4.le norme e il discernimento (AL 304 -306);
5.la logica della misericordia pastorale (AL 307 -312).
L’accompagnamento e il discernimento sono condotti fino in fondo per la strada della misericordia, verificando anche la validità del vincolo sacramentale, per un’eventuale dichiarazione di nullità.
Le tappe del cammino sono scandite da tre verbi: accompagnare, discernere e integrare. I vescovi di Sicilia si soffermano in modo particolare a trattare il secondo verbo, precisando che è compito principalmente dei presbiteri accompagnare le persone interessate sulla via del discernimento che è insieme personale e pastorale ed è costituito da due momenti: il foro interno non sacramentale (colloquio pastorale) e il foro interno sacramentale (sacramento della confessione).
A partire da Amoris Laetitia n. 299, i vescovi di Sicilia affermano che “il discernimento o la via discretionis permette ai pastori di valutare caso per caso, specialmente riguardo alla progressiva inclusione delle persone che trovandosi in una situazione ormai irreversibile, sono particolarmente bisognose di accoglienza, di accompagnamento e di misericordia. Per evitare di relegare queste persone in una sorta di “limbo di fatto” […] si deve ritenere che la loro condizione sia temporanea almeno dal punto di vista spirituale, in quanto suscettibile di cambiamento, di conversione, di purificazione”.
In sintonia con Papa Francesco e con i vescovi di Sicilia, i diaconi desiderano mettersi alla scuola dell’unico Maestro per mettersi a servizio delle fragilità del nostro tempo.
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