DIACONI. PROSEGUONO I LAVORI DEL CONVEGNO REGIONALE
Proseguono con relazioni e laboratori i lavori dei diaconi permanenti e delle loro spose al Convegno regionale in corso di svolgimento a Marsala. Per il vescovo mons. Carmelo Cuttitta "la vera speranza è che i presbiteri, i diaconi e le coppie cristiane riescano a sostenersi a vicenda nell’affrontare l’emergenza in cui si trova oggi la vita familiare, approfittando degli orientamenti elaborati dai Sinodi dei Vescovi e perfezionati dal Papa. Si tratta di accogliere un invito al rinnovamento della spiritualità stessa della famiglia, andando oltre un intimismo individualistico fuorviante, che – ha concluso il vescovo - si è insinuato anche nella coppia e nella famiglia”.
Proseguono i lavori dei diaconi permanenti e delle loro spose al Convegno regionale in corso di svolgimento a Marsala. Dopo la relazione introduttiva di don Dario Vitali, della Pontificia Università Gregoriana, sul tema “Diaconi ordinati ad ministerium” e il dibattito in assemblea, i convegnisti si sono spostati nella Chiesa Madre di Marsala, ospiti del parroco don Giuseppe Ponte che ha offerto la cena a buffet. La serata si è conclusa con la visita guidata al museo degli arazzi cinquecenteschi ubicato in locali adiacenti alla Chiesa.
Don Dario Vitali ha delineato la storia del ministero diaconale partendo dal dato scritturistico, attraverso la testimonianza patristica, passando poi per il medioevo, il Concilio di Trento e la concezione piramidale della chiesa per giungere al Vaticano II e al recupero del diaconato come grado proprio e permanente della gerarchia. Don Dario ha concluso la sua relazione con alcuni interrogativi critici e questioni ancora aperte circa il rapporto tra i gradi (diaconato-presbiterato-diaconato), la relazione diretta del diacono al ministero del vescovo, il servizio alla chiesa locale e, da ultimo, la questione recentemente sollevata da Papa Francesco, sul diaconato femminile.
I lavori di sabato 2 luglio si sono aperti con le relazioni di don Giuseppe Bellia, direttore della rivista “Il Diaconato in Italia” e di don Nello dell’Agli della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia.
Don Giuseppe Bellia ha trattato il tema “Formare alla diaconia ecclesiale e familiare”. Partendo dal tema dell’ascolto, il relatore ha sottolineato come esso sia il luogo originario e costitutivo che rivela il senso della natura e l’orientamento definitivo dell’uomo immagine di Dio e via di accesso privilegiata per una relazione personale con il Dio biblico. Don Bellia ha quindi spiegato come l’ascolto rivela l’identità, l’alterità e diventa il luogo della reciprocità. Formare all’ascolto sarà dunque precipuo per la Chiesa come preparazione alla diaconia di Cristo per manifestare al mondo il valore del servizio quale misura del divino.
Nello Dell’Agli, psicoterapeuta, ha svolto il tema “Accompagnare con misericordia le fragilità”.
Il relatore ha presentato quattro atteggiamenti necessari per l’accompagnamento analoghi a quelli necessari per fare la lectio divina: leggere il racconto di una persona ascoltando senza l’ansia di aiutare; meditare le implicanze relazionali; rispondere alla luce della fede, assimilare e imparare. Tutto ciò utilizzando l’atteggiamento misericordioso del Padre della parabola del figliol prodigo per le fragilità odierne. Dell’Agli ha delineato brevemente alcune fragilità della famiglia oggi: linee generazionali disfunzionali; difficile rapporto di genere; emergenza educativa; separazioni e divorzi; le famiglie ricostituite.
Alle 12, nella vicina parrocchia di S. Francesco di Paola, il vescovo mons. Carmelo Cuttitta ha presieduto la celebrazione eucaristica. Nella sua omelia il vescovo ha richiamato qualche sfida per i Ministri ordinati e per le famiglie.
“Dopo l’impegno sinodale dei vescovi – ha detto mons. Cuttitta – passa ora una grande sfida ai sacerdoti e alla coppie cristiane, date le difficoltà attuali nel trovare tempi sufficienti e qualitativamente ricchi per curare il proprio dialogo di coppia e per assumere il proprio impegno missionario. Solo se si comprende l’importanza prioritaria e strategica della coppia e della famiglia nell’epoca attuale ci si può sentire motivati a questo impegno. Il desiderio di rendersi disponibili per questa missione richiede di approfondire l’atteggiamento di misericordia, sia nella comunicazione di coppia sia nell’accompagnamento di altre coppie. Questo esige un minimo di preparazione specifica per acquisire una sufficiente sensibilità e competenza sul modo di aiutare altre coppie nell’affrontare le loro normali difficoltà e superare gli ostacoli più frequenti alla fedeltà di coppia e alla stabilità delle famiglie.
Se non si cura e non si incoraggia questo ampio coinvolgimento delle coppie da parte dei ministri ordinati, difficilmente succederà qualcosa di nuovo e di incisivo. La vera speranza è che i presbiteri, i diaconi e le coppie cristiane riescano a sostenersi a vicenda nell’affrontare l’emergenza in cui si trova oggi la vita familiare, approfittando degli orientamenti elaborati dai Sinodi dei Vescovi e perfezionati dal Papa. Si tratta di accogliere un invito al rinnovamento della spiritualità stessa della famiglia, andando oltre un intimismo individualistico fuorviante, che – ha concluso il vescovo – si è insinuato anche nella coppia e nella famiglia”.
Mons. Cuttitta ha poi voluto ricordare che il 2 luglio ricorreva l’anniversario di ordinazione presbiterale del Beato Pino Puglisi che è stato un accompagnatore instancabile di coppie e di famiglie. [R]
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