Pubblicato il

DAT. “NO ALLA EUTANASIA E NO ALL’ACCANIMENTO TERAPUTICO”

Monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e delegato della Conferenza Episcopale Siciliana per la Salute, interviene in merito al disegno di legge sulle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat) in discussione in Parlamento. In una intervista su Repubblica.it ribadisce che "la libertà assoluta di stampo radicale è in contrasto con la dottrina cattolica e la nostra fede" e che "il fatto che anche l'alimentazione e l'idratazione vengono considerati i trattamenti sanitari è problematico".

“Una legge che punta sostanzialmente sull’autodeterminazione del paziente va oltre anche ciò che è permesso in molti Paesi nei quali è in vigore l’eutanasia. La vita è un dono di Dio e non appartiene soltanto alla singola persona ma anche alla famiglia e all’intera società. La legge deve evitare i due estremi, l’eutanasia e l’accanimento terapeutico. Si scardina il rapporto medico paziente: qui sono lo stesso paziente e la sua famiglia ad essere caricati di un’eccessiva responsabilità. Il fatto che anche l’alimentazione e l’idratazione vengono considerati i trattamenti sanitari è problematico”.
Sono alcuni dei concetti che monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e delegato della Conferenza Episcopale Siciliana per la Salute, ha voluto ribadire in merito al disegno di legge sulle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat) in discussione in Parlamento. Lo ha fatto in una intervista rilasciata venerdì 21 aprile 2017 a Paolo Rodari, e pubblicata su Repubblica.it.
Il presule, che lavora anche a stretto contatto con il Pontificio Consiglio per lo Sviluppo umano integrale che ha fra i suoi ambiti di lavoro proprio le tematiche relative alla salute stessa, continua dicendo: ” In realtà la legge sulle cure palliative del 2010 prevedeva una sedazione anche profonda, ma senza accanimento terapeutico. Qui invece si va oltre. Il rischio è che dietro questa legge vi sia una eutanasia mascherata”.
Rispondendo, poi, ad una domanda relativa alla mancanza di esonero per le cliniche cattoliche, mons. Pennisi spiega: “È un grosso problema. Mi auguro che, se approvata in Senato, la legge venga rimodulata per rispettare il diritto alla vita e per tenere presente che la missione del medico cattolico è di promuovere la vita e non eliminarla”.
Non manca un accenno anche alle questioni politiche più attuali: “La libertà assoluta di stampo radicale è in contrasto con la dottrina cattolica e la nostra fede”. E aggiunge: “C’è una convergenza fra il Pd e i 5 Stelle. Questa cosa la dice lunga su quali siano i valori cosiddetti “condivisi” fra queste forze politiche e il mondo cattolico. In realtà si propugna una libertà assoluta di stampo radicale in contrasto non soltanto con la dottrina cattolica ma anche con la nostra Costituzione”. [01]
ULTIME NEWS