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CONVEGNO CATECHESI. “UNA STORIA ALLE SPALLE”

La lectio della prima sera del Convegno regionale organizzato dall’Ufficio per la Catechesi della Conferenza Episcopale Siciliana, in collaborazione con l’Ufficio per la Famiglia, sul tema “Cresceva in sapienza, età e grazia. Incontrare Gesù in e con la famiglia” (Enna, 15 – 17 aprile 2016) si è basata su un testo, molto noto, che apre il Vangelo di Matteo: la genealogia di Gesù.

La lectio della prima sera del Convegno regionale organizzato dall’Ufficio per la Catechesi della Conferenza Episcopale Siciliana, in collaborazione con l’Ufficio per la Famiglia, sul tema “Cresceva in sapienza, età e grazia. Incontrare Gesù in e con la famiglia” (Enna, 15 – 17 aprile 2016)  si è basata su un testo, molto noto, che apre il Vangelo di Matteo: la genealogia di Gesù.
Don Dionisio Candido, direttore dell’ISSR San Metodio di Siracusa, guidando la riflessione ha subito spiegato: “Vogliamo pregare insieme su questa pagina biblica, seguendo le tappe di una lectio divina semplificata, in tre scansioni: la lectio per metterci alla presenza del Signore, che si rivolge a noi nella sua Parola; poi la meditatio per entrare tra le pieghe del testo, per scorgerne alcune ricchezze e alcuni aspetti importanti per noi oggi; ed infine l’oratio per trasfigurare il tutto in preghiera”.
“La storia d’Israele prima di Gesù è presentata come un lungo percorso umano, di generazione in generazione. Un processo ritmato e cadenzato con tre giri di boa: quello del patriarca Abramo, del re Davide e dell’esilio – ha detto il biblista – e poi Giuseppe e Maria. Sono storie diverse per un unico approdo: Gesù il Cristo”. Proseguendo, don Nisi ha parlato dell’attenzione, “a volte una vera e propria ossessione, per i familiari, tipica dei nostri paesi di Sicilia”, quando non sempre è sufficiente dire il proprio nome e cognome senza unirlo a quello dei parenti più prossimi o più importanti. “Può aiutarci a sentire così come i semiti sentivano la genealogia, sin dall’antichità e poi anche al tempo di Gesù. La genealogia – ha aggiunto -, gli antenati, la famiglia non era una curiosità d’archivio, ma una questione identitaria del presente: ogni persona è le sue radici familiari”. [01]
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