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CHIESA E LAVORO. MONS. CALOGERO PERI: “ESSERE VOCE INTELLIGENTE, CRITICA E DIALETTICA”

“Non si tratta di vendere parole, prospettive o speranza che sistematicamente vanno deluse: occorre avere coscienza dei problemi e impegnarsi per risolverli”. Manca poco all’inizio del Convegno delle Chiese del Sud sul tema “Chiesa e lavoro: quali prospettive per i giovani del Sud” (Napoli, 8 – 9 febbraio 2017) e mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone e delegato della CESi per i Giovani, chiede “un atto di sincerità, un mea culpa alla nostra generazione e qualcuna precedente che hanno creato una situazione insostenibile”. In un video realizzato dall’Ufficio stampa della Conferenza Episcopale Siciliana, il presule propone un’analisi della situazione: parla di “giovani schiacciati pesantemente nel presente”, hai quali “è stato rubato il futuro”. “Non si tratta di pessimismo – dice -, ma di tentare di invertire o quanto meno bloccare questa situazione”. Ecco allora il compito della Chiesa: “essere voce intelligente, anche critica e dialettica con le altre forze”. E conclude: “siamo stanchi di vedere di come ci si approfitti delle situazioni di disagio senza affrontare i problemi e dare soluzione. La Chiesa deve cogliere l’occasione per proposte concrete perché per i nostri giovani ci sia futuro”. [01]

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