CATECHESI E FORMAZIONE. ” LA FORMAZIONE DEVE SEMPRE ESSERE PROGRAMMATA”
E’ stata la relazione di don Michele Roselli, dell’Ufficio catechistico di Torino, a chiudere la Scuola di formazione regionale per le equipe degli Uffici di catechesi delle diocesi siciliane (Poggio San Francesco, 26 – 29 agosto 2017). A lui il compito di guidare la fase di approfondimento nell’ultimo giorno, dedicato a “Programmare la formazione”.
Il sacerdote ha esordito riprendendo alcune idee sintetiche e a presentando le questioni che, parlando di progettazione della formazione, “restano aperte e a cui, nessun catechista, evangelizzatore, formatore o coordinatore della formazione dei catechisti può sottrarsi”.
Di seguito, nella seconda parte, ha introdotto il tema della progettazione. “Progettare – ha detto – vuol dire cucire abiti su misura, essere aperti al meglio per l’altro con intenzionalità educativa e pastorale, vuol dire scegliere bene e il bene per l’altro con responsabilità e prudenza educativa. La progettazione – ha aggiunto – è un processo, concreto, suddivisibile in fasi successive e strettamente correlate tra loro. Dalla progettazione nasce il progetto educativo: una serie, logica e precisa, di atti con i quali si dà ordine – sistematicità e organicità – allo svolgersi del processo educativo”.
Cercando di offrire “un menù per progettare la formazione dei catechisti”, don Roselli ha illustrato le fasi della progettazione, ovvero come si costruisce un progetto. “Può essere definito come un sogno con delle scadenze, con delle fasi: quella dell’ascolto e ricerca, quella ideativa, quella realizzativa ed, infine, quella valutativa. Tali fasi si susseguono a spirale piuttosto che linearmente – ha aggiunto – perché progettare è un processo complesso in continua evoluzione”.
Il formatore ha, poi, proposto alcuni verbi possono aiutare a descriver questo processo. “Ricercare, cioè l’operare una analisi dei bisogni, poi progettare, quindi definire degli obiettivi, e quindi programmare, che è la fase in cui si decide chi fa cosa e quando. E ancora attuare, realizzare e intervenire, che costituiscono lo step in cui si attuano le attività programmate, con le strategie individuate, nei tempi e con le risorse identificate. Infine il valutare”. [01]
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