CARITAS E MIGRANTES. “I MIGRANTI SIANO SOGGETTI ATTIVI NELLA NOSTRA PASTORALE
“Nelle programmazioni pastorali sia Caritas che Migrantes debbono concorrere a far sì che i migranti non siano solo soggetti passivi della pastorale stessa, ma diventino anche soggetti attivi”. Don Sergio Natoli, dell’Ufficio Migrantes dell’arcidiocesi di Palermo, ha sintetizzato in assemblea quanto emerso dai gruppi di lavoro nell’ambito del IV Convegno regionale “Caritas e Migrantes: insieme per la promozione della dignità dei migranti nell’anno giubilare”.
“Nelle programmazioni pastorali sia Caritas che Migrantes debbono concorrere a far sì che i migranti non siano solo soggetti passivi della pastorale stessa, ma diventino anche soggetti attivi”. Don Sergio Natoli, dell’Ufficio Migrantes dell’arcidiocesi di Palermo, ha sintetizzato in assemblea quanto emerso dai gruppi di lavoro che, nell’ambito del IV Convegno regionale “Caritas e Migrantes: insieme per la promozione della dignità dei migranti nell’anno giubilare”, hanno approfondito i temi proposti dai relatori. E’ emersa l’opportunità che i due uffici agiscano in collaborazione, ciascuno per la sua differente peculiarità e con i suoi differenti obiettivi, e questi devono essere mostrati con sempre maggiore chiarezza all’interno dei Consigli pastorali. Nell’intervento sono state presentate le criticità, ma anche le risorse del fare pastorale dedicata agli ultimi e, in particolare, ai migranti. Dai partecipanti anche alcune proposte concrete. [01]
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