24 luglio 2020
Ufficio regionale per il Tempo libero, Turismo e Sport
PROGETTI E CAPACITÀ D’IMPRESA DEI GIOVANI: PROTOCOLLO TRA CESI E ARTU’
L’Ufficio per il Tempo libero, il Turismo e lo Sport della Conferenza episcopale siciliana, rappresentato dal vescovo delegato, mons. Antonino Raspanti, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Associazione Ricercatori Turismo – Artù -, presente alla firma con il suo Presidente, Girolamo Cusimano.
“L’obiettivo dell’intesa – spiega don Roberto Fucile, direttore dell’Ufficio regionale CESi – è favorire la collaborazione ed il reciproco coinvolgimento su alcune iniziative finalizzate alla valorizzazione di idee, progetti e capacità d’impresa dei giovani nel settore del turismo”.
Artù è, infatti, un network di ricercatori, consulenti e professionisti attivi con le loro diverse competenze e professionalità, nel settore del turismo. “Con il suo team – spiega Vincenzo Asero, consigliere dell’Associazione –, Artù è impegnato nella realizzazione di studi ed analisi sul turismo con riguardo sia alla dimensione globale del fenomeno che a quella delle singole destinazioni”.
Maurizio Giannone, consigliere dell’Associazione spiega che “Artù realizza convegni e seminari destinati ad un pubblico di ricercatori e di operatori pubblici e privati del settore. Molte iniziative, tuttavia, sono rivolte anche ai non addetti ai lavori per avvicinare i decisori e le comunità alle questioni che attengono allo sviluppo turistico del territorio“.
Nei prossimi mesi l’Ufficio regionale CESi per il Tempo libero, il Turismo e lo Sport e Artù lavoreranno insieme all’organizzazione della “Vetrina dei progetti”, un workshop che mette in contatto giovani progettisti ed imprese del settore turistico-culturale, e di una Summer School per operatori che desiderano implementare le conoscenze. Inoltre è prevista per ottobre l’organizzazione di un webinar, un seminario via web, sui cammini di fede in collaborazione con il Master in promozione turistica e management del patrimonio culturale e ambientale dell’Università degli Studi di Catania.
Condividi