Pubblicato il

10 settembre 2019

Acireale

CATECHESI: “LA COMUNITA’ GREMBO CHE GENERA ALLA FEDE”

CATECHESI: “LA COMUNITA’ GREMBO CHE GENERA ALLA FEDE”

La comunità sia aperta a tutti, nessuno escluso; ad ognuno con le proprie differenze, le proprie insicurezze ed i propri dubbi. La comunità sia madre per assistere i propri figli dall’inizio sino alla fine. Sia la prima maestra nell’accompagnare oltre che nell’educare ed insegnare. Perché, come membri della Chiesa siamo chiamati ad accogliere il diverso da noi, rendendolo un tutt’uno con la comunità, senza discriminazioni e pregiudizi”. Sono queste alcune delle indicazioni emerse nel corso del primo giorno del convegno catechistico organizzato dalla diocesi di Acireale e dedicato al tema “La comunità grembo che genera alla fede”.

I relatori don Vito Mignozzi, direttore dell’Istituto teologico pugliese di Molfetta, e suor Veronica Amata Donatello, responsabile del Settore per la catechesi delle persone disabili dell’Ufficio Catechistico nazionale hanno accostato “il grembo, spazio originario in cui ha inizio la vita e si sperimenta l’amore”, alla comunità ecclesiale “perché essa genera e si prende cura dei figli che le sono affidati, attraverso la Parola, i sacramenti, la preghiera ed il servizio“. La comunità ecclesiale, insomma, è stata “invitata, incoraggiata e sostenuta ad intessere relazioni“.

Delineando l’atteggiamento dei catechisti verso i ragazzi che accompagnano, sono state proposte le parole di don Tonino Bello e il suo invito a “fare silenzio per udirli, fare ombra per seguirli, fare sosta per attenderli, fare vento per scuoterli, fare soglia per accoglierli”. Per i relatori, “i catechisti hanno un compito importante e delicato: accompagnare i bambini ed i ragazzi nella fede e farli innamorare di Gesù, partendo dall’annuncio fondamentale, il Kerigma“.

Ai lavori, organizzati dal direttore don Carmelo Sciuto, ha voluto essere presente anche  anche il vescovo, mons. Antonino Raspanti.