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RAGUSA. LAVORO: “VICINANZA A CHI LO NON HA”

“Vogliamo esprimere vicinanza a quanti non hanno lavoro, a tutti i lavoratori, agli imprenditori, agli artigiani e ai commercianti, colpiti dall’attuale crisi economica che ha coinvolto in modo profondo quasi tutti i settori lavorativi del nostro territorio. La Chiesa ragusana è impegnata ad ascoltare chi vive particolari situazioni di difficoltà, soprattutto gli ultimi, i dimenticati”. Lo sottolinea Renato Meli, direttore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, in occasione della festa di San Giuseppe Artigiano, che si celebra domani 1° maggio. Tra le iniziative volte ad aiutare concretamente chi cerca un lavoro e a risolvere alcune problematiche sociali, l’Ufficio ha avviato e sostenuto il progetto “Microcredito per l’avvio d’impresa” e il Centro ascolto L’Arca, inaugurato quest’anno a Vittoria. Secondo Meli, “non sia procrastinabile l’elaborazione di un ‘nuovo modello di sviluppo’: solo in questo senso la crisi può essere considerata un’opportunità, una sfida alla quale tutti dobbiamo partecipare come testimoni di speranza del cambiamento. Non sottovalutiamo infatti che l’occupazione è connessa non solo all’andamento dell’economia ma anche agli stili di vita”. Il direttore si rivolge “anche alle famiglie”: “Prepariamo meglio i ragazzi e i giovani alla vita ‘buona’, rispettosa del Creato, custode delle relazioni, capace di sobrietà, esperta in essenzialità”. “Vivere la festa dei lavoratori oggi – prosegue – ha il significato particolare di ‘stringersi gli uni agli altri’ per ricercare insieme la soluzione dei problemi complessi presenti nel nostro territorio”. Il Primo maggio, al di là degli interessi di parte, “deve connotarsi di un rinnovato impegno a realizzare le fondamentali dimensioni del lavoro: promuovere la dignità della persona e realizzare il bene comune”.
Circa 85 attività avviate, 132 nuovi posti di lavoro creati, cinque progetti in fase di accompagnamento o di tutoraggio, un milione 406mila euro erogati: sono questi gli ultimi dati aggiornati sul Microcredito per le imprese promosso dalle diocesi di Ragusa e Noto. Risorse e impegno che hanno visto protagonisti soprattutto i giovani che hanno investito competenze e passione in vari settori produttivi e dei servizi: il 10% dei progetti hanno riguardato il turismo, un altro 10% l’agricoltura, il 15% i servizi, l’1% l’industria, il 24% l’artigianato, il 40% il commercio. Le start up in sofferenza sono meno del 10%, un dato incoraggiante rispetto alle medie nazionali. [01]
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